Il narcisismo di Marta Bevilacqua e Leonardo Diana al Teatro Cantiere Florida.
La collaborazione tra Compagnia Arearea e Versiliadanza, diretta da Angela Torriani Evangelisti, porta “Narciso_Io” al Teatro Cantiere Florida di Firenze. Il 22 novembre a dominare il palcoscenico sono Marta Bevilacqua e Leonardo Diana, interpreti di uno spettacolo che appare tra i primi titoli del cartellone 2015-2016, indice di una stagione che concede largo spazio alla danza.
Il narcisismo dovrebbe a pieno titolo entrare a far parte dei sette peccati capitali. È un vizio vecchio come il mondo, che attraversa i nostri occhi e le nostre orecchie tramite la lettura e il racconto del mito. Da un’età arcaica e lontana, da Ovidio ai giorni nostri, la favola di Narciso, come altre, ha condizionato la nostra vita quotidiana: «sei un Narciso», come a dire «sei vanitoso», i fiori narcisi, frutto della metamorfosi ovidiana. Ognuno di noi può specchiarsi e vedere Narciso, perché ognuno di noi è tale e quale a Narciso. Il genere umano è egoista ed egocentrico, superbo, vive per sé stesso ed ancora sé stesso vede negli occhi di chi ha davanti. Marta Bevilacqua e Leonardo Diana mettono in scena questo celebre mito, trasportandolo in un contesto del tutto nuovo, modernissimo ma, tuttavia, riconoscibile. La danza contemporanea fa da tramite, narratrice spregiudicata e originale, a volte comica. La vicenda potrebbe essere ambientata in una discoteca; le luci psichedeliche, la musica travolgente, movimenti fluidi e perfettamente a ritmo, chiamano lo spettatore, lo invitano a partecipare a questa notte mondana. Nel caos, nell’ebrezza della serata, un uomo e una donna si incontrano. A questo punto ci si aspetterebbe l’inizio di una conoscenza reciproca, ma non avviene niente di simile.
Colori diversi illuminano lo spazio scenico: sembra la scena finale de “La Bella Addormentata nel Bosco” di Walt Disney, ma qui il principe balla da solo e si serve della principessa solo per amare se stesso, si serve dei suoi occhi per specchiarsi e per poi abbandonarli poiché troppo piccoli: meglio uno specchio d’acqua insomma. Ed ecco che si può introdurre un’altra figura mitica: la ninfa Eco che, innamorata di Narciso, lo segue invano, in una fuga che la porterà alla perdita di sé stessa, alla metamorfosi in eco, in un suono ciclico proprio come il tempo che passa e che ci ripropone continuamente la leggenda di Narciso, come per ricordarci che non si scampa al nostro Io e, allo stesso tempo, non si può afferrarlo, pena la morte. Una performance squisita, leggera, che stimola riflessioni attualissime insieme a curiosità intellettuali. Lo spettatore esce dal teatro con la voglia di guardarsi allo specchio, ma sicuramente deciderà di fermarsi e, prima di tutto guardare non negli occhi ma gli occhi di chi ha accanto.
Firenze – TEATRO CANTIERE FLORIDA, 26 novembre 2015.
Benedetta Colasanti
NARCISO_IO – Coreografia ed esecuzione: Marta Bevilacqua, Leonardo Diana; musica: Alva Noto, Laurie Anderson, Crookers, Helen Merrill, Pharrel Williams; disegno luci: Fausto Bonvini; costumi: Lucia Castellana; produzione: Compagnia Arearea, Versiliadanza; in collaborazione con: Amat e Civitanova Danza per Civitanova Casa della Danza, Armunia Castello Pasquini/ Festival Inequilibrio – Castiglioncello, Lo Studio – Udine, Teatro Cantiere Florida/ FLOW – residenze creative – Firenze.