“Misura per misura”, i vizi antichi
dell’essere umano

A Galleria Toledo Laura Angiulli mette in scena una delle opere più ibride e complesse di William Shakespeare, “Misura per misura”. E per farlo raduna un cast variegato ma ben assortito: Stefano Jotti, Giovanni Battaglia, Alessandra D’Elia, Agostino Chiummariello, Michele Danubio, Federica Aiello, Gennaro Maresca, Luciano Dell’Aglio, Vittorio Passaro e la giovane Maria Scognamiglio. L’ambiguità dei personaggi è ben incorniciata dal sobrio allestimento scenico di Rosario Squillace, che mostra tutto, sempre, lasciando alle sfumature dei volti degli attori i passaggi dei pensieri. Ed in questo senso Luciano Dell’Aglio e Gennaro Maresca offrono una notevole prova d’attore, ricca di preziose sfumature ed eleganti controscene, ben coadiuvati dalla consueta bella presenza scenica di Stefano Jotti, e dall’intensa prestazione di Alessandra D’Elia. In una Vienna non da cartolina, si alternano prostitute e farabutti assortiti, sottilissime trame e condanne a morte pendenti. L’atmosfera tiene desti fino alla fine, in un teatro giustamente di poca azione e di molti sottintesi. Solo un cast in forma, come in questo caso, e un’attenta regia poteva restituire intatto il sapore di un’opera di mirabolante modernità, che per secoli e secoli ancora saprà disegnare i vizi umani, e le inevitabili debolezze.
Antonio Mocciola

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