“Mercedes”, la nuova icona di Daniel Cuello

Non c’è il protagonista classico, quello buono, quello accomodante, quello che ogni lettore è abituato a conoscere sfogliando le pagine di un libro: qui la protagonista è intanto una donna e non è per nulla amichevole, gentile e soprattutto onesta.

Mercedes”, ecco il titolo, nonché il nome del personaggio principale del nuovo lavoro di Daniel Cuello, autore argentino di nascita ma italiano d’adozione, che ha nuovamente pubblicato con Bao Publishing, è una donna molto particolare, un’icona per certi versi, un personaggio di spicco che però finisce per essere vittima delle sue azioni.

Tutto il paese è alle sue calcagna, non le resta altro che trovare il modo di scappare per poter avere salva la libertà e non cedere a quello che la legge avrebbe giustamente in serbo per lei.

Irresistibili le caratteristiche di Mercedes, una donna tutta d’un pezzo, inevitabilmente circondata da uno stuolo di sottoposti di cui spesso non conosce nemmeno il nome e che tratta come pezze da piedi, ma ogni volta che la donna espone il suo modo di fare, il lettore sussulta, si emoziona, perchè proprio quegli atteggiamento rendono Mercedes per assurdo più umana e ben caratterizzata.

Dopotutto Mercedes è un po’ ognuno di noi, e lo dimostrerà all’interno delle pagine del graphic novel anche esponendo le sue vere emozioni in certi contesti particolari e il lettore finirà per affezionarsi a questa donna vittima di sé stessa e della frana che le è caduta addosso, fatta di imbrogli, di raggiri e di azioni ben poco ortodosse.

Un set di valigie leopardate, una criniera rosso rubino e un tailleur elegantissimo fanno di questo personaggio un simbolo, un’identità ben definita, una che donna che, nonostante abbia una posizione davvero molto scomoda, o forse proprio per questo, è impossibile non amare.

Il tratto particolarissimo di Cuello ben si adatta alla storia molto politicamente scorretta che si prende il compito di “sparlare” anche di argomenti scomodi come le grinfie della Chiesa nei meandri della malavita, ma la genuinità e l’arguzia con la quale tutto viene raccontato, rendono “Mercedes” un piccolo capolavoro che si lascia leggere con estremo piacere.

Gaetano Cutri

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