Non mollate

Oggi ho avuto il grandissimo piacere di scambiare quattro chiacchiere con Mario De Lillo, nuovo tormentone web, che sta impazzando online con la sua filosofia “dell’arte povera”. L’influencer romano, grazie a un’ironia particolare e pungente, prende di mira tutte le situazioni patinate che spesso vengono messe in mostra sui social e le demolisce con arguzia e con una comicità semplice, ma efficace. Oscar Wilde affermava: l’umanità si prende troppo sul serio. È il peccato originale del mondo. Se l’uomo delle caverne avesse saputo ridere, la Storia avrebbe seguito un altro corso. E allora per fortuna, sottolineo, esistono persone come Mario, ancora abili a non prendersi troppo sul serio e a porre tutto sulla giusta prospettiva.

Ciao Mario come stai?

Tutto bene, grazie. Ho appena aiutato mia moglie, che in realtà è la mia compagna, a pulire il nostro bambino, che ha appena fatto la cacca nella vaschetta dove stava facendo il bagnetto.

Nei tuoi video ironizzi molto sul tema del successo, cosa rappresenta per te avere successo?

Essere riuscito a trasformare i giudizi negativi delle persone in complimenti è sicuramente una forma di successo a mio avviso. Però potrò affermare di avercela fatta veramente solo quando sarò in grado di ripagare completamente le persone che hanno creduto in me!

Dopo il boom dei tuoi video, le persone ti fermano per strada?

Sì, succede spesso negli ultimi tempi e devo ammettere che è una situazione molto piacevole. Proprio oggi dopo aver fatto una passeggiata con mia moglie e mio figlio, tornando a casa, mi hanno fermato diverse persone, tra cui anche i titolari di una pizzeria, che mi hanno voluto regalare la loro pizza (p.s. sono intollerante al glutine quindi la pizza se la mangerà mia moglie!).

Cosa ti chiede maggiormente la gente sui social e quando ti incontra?

Quando mi incontrano mi chiedono fondamentalmente questo: “no Mario vabbè sei troppo forte…facciamo un video dai…non mollare…arte povera…”.

Con quale artista ti piacerebbe collaborare?

Mi piacerebbe molto collaborare con alcuni rapper noti in Italia, perché sono molto attratto dal loro background!

C’è stato un momento in cui hai pensato che il “non mollare” ha portato i suoi frutti?

Un giorno ero in macchina e non partiva la batteria. In preda alla disperazione ho fatto delle stories su Instagram e in breve tempo ho ricevuto una donazione su Paypal con scritto in oggetto: “nun molla’!”: un mio follower mi aveva pagato la batteria nuova.

La tua canzone è il tuo film preferito.

Canzone I nani di Richard Benson e film The Wrestler di Darren Aronofsky.

Nella vita privata sei come ti vediamo sui social?

No assolutamente, ai miei follower offro il meglio di me. Nella vita privata sono apatico, insicuro, a tratti prepotente, tirchio!

Come è cambiato il tuo rapporto con i social e quanto tempo ci trascorri?

Il mio rapporto con i social è stato veramente un colpo di fulmine! Instagram ha cambiato la mia vita, non nel senso economico, ma nel fatto che mi ha permesso di trovare una finestra in cui io possa esprimere me stesso in assoluta libertà. Con i social continua ad essere un rapporto d’amore, che talvolta può sfociare in un rapporto d’ossessione. Trascorrevo tanto tempo sui social prima e ora ne passo ancora di più.

Come finiresti questa intervista, se fosse un tuo video?

La concluderei dicendo che ho deciso di scrivere un libro composto da 365 pagine con un’unica cosa scritta su ogni pagina: “Nun molla”!

 

E d’un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all’ispirazione.

Malcolm McDowell

tratto da Arancia Meccanica.

 

Valerio Molinaro

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