È stato un fulmine a ciel sereno, e ha colto di sorpresa davvero tutti, visto che i primi a darne la notizia sono stati proprio, i colleghi che ne hanno dato il drammatico annuncio: Pino Daniele è venuto a mancare nella notte tra il 4 e il 5 gennaio, il cuore, che da sempre gli ha dato problemi, non ha retto, e lo ha portato via a soli 59 anni.
Eros Ramazzotti è stato il primo a dare la notizia su Instagram: “Grande amico mio ti voglio ricordare con questo sorriso, mentre io, scrivendo, sto piangendo”, e da qui c’è stato un effetto a catena, con altre voci: i Negramaro, Laura Pausini, Fiorella Mannoia, i Tiromancino. Il sindaco De Magistris che proclama il lutto cittadino.
Il cantautore era impegnato in un tour celebrativo di uno dei suoi grandi successi, “Nero a metà”, per il quale si era esibito a metà dicembre anche nella sua Napoli. Napoli, città di cui Pino è stato uno dei personaggi simbolo in uno dei periodi più difficili, ma anche più fertili, artisticamente e culturalmente parlando, dividendosi la scena con personalità del calibro di Massimo Troisi, del quale il cantautore era grande amico.
Pino Daniele esordisce nel nel ’77 con il capolavoro “Terra mia”, vera e propria fotografia di quella Napoli, e album di profondità stupefacente per un ragazzo che all’epoca aveva soltanto 22 anni; l’altro capolavoro “Nero a metà” è del 1980, ed è forse uno degli album più famosi della storia della musica italiana, con un numero di singoli di successo davvero impressionante. Il talento di Pino Daniele è stato infatti riconosciuto in tutto il mondo, con tour in giro per l’Europa, e negli altri continenti, che l’ha portato a collaborare con personaggi del calibro di Chick Corea, Eric Clapton, Don Cherry, ma anche artisti nostrani, come Jovanotti, Irene Grandi, De Gregori e la stessa Fiorella Mannoia.
Napoli ha moltissime anime e Pino è probabilmente l’unico artista che le ha sapute unire, e cantare, e per questo lascerà un vuoto incredibile in tanti cuori, e in tante personalità che ha influenzato negli anni; la città che piangerà una delle voci che ha saputo in alcuni anni difficili, raccontare la città come solo i grandi sanno fare.
(f.d.)
