L’Opera di Firenze: artisti provenienti da tutto il mondo

Il programma per la stagione 2016/2017.

Il cartellone operistico, un tempo concentrato nel mese di maggio, occupa ormai uno spazio quasi annuale. Il Teatro dell’Opera di Firenze ospiterà, per la stagione 2016/2017, opere varie, talvolta inedite nel panorama italiano contemporaneo, in collaborazione con i più importanti teatri d’Italia e con la partecipazione di artisti provenienti da tutto il mondo.

La stagione operistica si articola tra il Teatro dell’Opera e il Teatro Goldoni, aprendosi con “Semiramide”, melodramma di Gioacchino Rossini composto su libretto di Gaetano Rossi, che si ispirò alle vicende della regina Semiramide narrate da Voltaire; l’opera andrà in scena il 27 settembre al Teatro dell’Opera con l’allestimento del Teatro di San Carlo di Napoli, con la regia di Luca Ronconi e la direzione orchestrale di Bruno Campanella. I titoli sono celebri e conosciuti da un vasto pubblico: seguiranno “La Bohéme” di Giacomo Puccini su libretto di Illica e Giacosa, allestita dal Teatro Comunale di Bologna, diretta dai maestri Daniele Oren e Ivan Ciampa e dal regista Lorenzo Mariani; “Nabucco” di Giuseppe Verdi, allestimento del Teatro Lirico di Cagliari, diretto registicamente da Leo Muscato e musicalmente da Renato Palumbo; “Faust” di Charles Gounod, realizzato grazie alla cooperazione tra Royal Opera House Covent Garden di Londra, Teatro Verdi di Trieste, Opéra de Lille e Opéra de Monte-Carlo e diretto dal maestro Juraj Valcuha e dal regista David McVicar; “Le convenienze e inconvenienze teatrali” di Gaetano Donizetti, una nuova produzione nata dalla collaborazione con il Conservatorio di Musica Luigi Cherubini di Firenze, diretta da Alessandro D’Agostini e con la regia di Andrea Cigni; “Die Zauberflote” o “Flauto Magico” di Wolfang Amadeus Mozart, altro nuovo allestimento realizzato in coproduzione con il Teatro La Fenice di Venezia; “Rosmonda d’Inghilterra” di Donizetti, nella sua prima esecuzione in Italia in tempi moderni e diretta, in forma concertistica, dal maestro Sebastiano Rolli: è una proposta di Belcanto Festival, che porterà a Firenze diverse produzioni.

Per il Teatro Goldoni, il cartellone della stagione operistica fiorentina prevede titoli meno noti e meno replicati: ancora Belcanto Festival metterà in scena “Le cinesi”, opera di Manuel Garcìa, inedita in Italia, con regia, scene e costumi curati da Jochen Schonleber e accompagnamento al pianoforte di Michele D’Elia; “Vento della sera o l’orribile banchetto”, nuovo allestimento sull’opera di Jacques Offenbach, nato dalla collaborazione tra Accademia del Maggio Musicale Fiorentino e la Scuola di Musica di Fiesole, diretto da due donne, Silvia Spirrato (orchestra) e Silvia Paoli (regia); “Didone abbandonata” di Leonardo Vinci, vicenda conosciuta ma la cui versione verrà rappresentata per la prima volta in tempi moderni, grazie alla coproduzione con il Teatro Verdi di Pisa (la regia è di Deda Cristina Colonna e dirige l’orchestra Carlo Ipata); altro nuovo allestimento è quello de “La scuola de’ gelosi” di Antonio Salieri, diretto dal maestro Giovanni Battista Rigon e dal regista Italo Nunziata, coprodotto da Teatro Pergolesi di Jesi, Teatro Salieri di Legnago e Teatro Marrucino di Chieti, in collaborazione con l’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino. Tra nomi classici del mondo dell’opera, andrà in scena l’opera di Paolo Marzocchi, lavoro dal tema che ricorda ancora troppo vicino una tragedia della storia contemporanea: “Il viaggio di Roberto. Un treno verso Auschwitz”, allestito dal Teatro Alighieri di Ravenna in collaborazione con il Teatro Luciano Pavarotti di Modena e la Fondazione Teatri di Piacenza: andrà in scena a Firenze con una nuova versione in prima assoluta e con la direzione di Paolo Marzocchi (direttore d’orchestra) e Alessio Pizzech (regista).

Oltre all’opera, è ricchissimo l’elenco di concerti, con voci soliste, cori e orchestre che riprenderanno pezzi di fama internazionale, classici, moderni e contemporanei.

Per quanto riguarda il vero e proprio Maggio Musicale Fiorentino, il calendario è vivace e originale: apre le file Mozart con “Idomeneo” (allestimento del Theather an der Wien e regia di Damiano Michieletto), in scena al Teatro della Pergola a partire dal 25 aprile, diretto dal maestro Gianluca Capuano. Seguiranno “Don Carlo” di Verdi e un nuovo allestimento di “Histoire du Soldat” di Igor Stravinskij; il primo, nome famossissimo, sarà accompagnato dalla regia di Giancarlo del Monaco e dalla direzione orchestrale di Zubin Mehta e andrà in scena al Teatro dell’Opera nella versione allestita dall’ABAO-OLBE di Bilbao, dall’Opera di Oviedo, da La Maestranza di Siviglia e dal Festival de Opera de Tenerife; con il secondo, diretto dal regista Alessandro Talevi e dal maestro Alpesh Chauhan, il pubblico dell’opera fiorentina tornerà alla Pergola, per poi tornare definitivamente al Teatro dell’Opera, dove andranno in scena altri numerosi concerti, il cui programma è consultabile nel dettaglio sul sito www.operadifirenze.it.

Una novità, che si spera abbia esiti positivi, è quella rivolta a ragazzi, scuole e famiglie: saranno organizzati incontri con il pubblico per discutere, guidare all’ascolto, preparare alla visione dell’opera. Gli appuntamenti di “Oltre il sipario” sono organizzati da Firenze Lirica e Il Foyer, associazioni che riuniscono gli appassionati e sperano di varcare i propri limiti attraverso una divulgazione più capillare della musica.

Benedetta Colasanti

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