Addirittura doppio l’ultimo appuntamento di Poetè, rassegna letteraria curata da Claudio Finelli che ha ospitato, tra thè e pasticcini, nel salottino del Chiaja Hotel de Charme di Napoli, l’incontro con due opere pubblicate dalla Iuppiter Edizioni.
Laura Cocozza, responsabile della casa editrice ha espresso con gioia la voglia di tentare con coraggio la strada che ha intrapreso lavorativamente dando spazio anche a delle realtà che in libreria purtroppo non trovano mai il posto che effettivamente meriterebbero, come ad esempio i due libri presentati allo stesso evento.
Gloria Persico ha, con eleganza e simpatia, presentato il suo “La guerra dei sessi”, una sorta di viaggio dalla promiscuità fino al sesso virtuale, tra geolocalizzazioni per trovare peccaminosi amanti e cultura del sesso omosessuale tra animali. Un testo scientifico, come base, ma condito da ironia ed interessanti aneddoti in special modo sul mondo animale, per far comprendere come la natura possa tranquillamente ospitare la possibilità di amore ed eros rivolti allo stesso sesso, in barba a tutti i discorsi sulla morale che purtroppo ancora oggi affollano salotti televisivi e bocche di politici inadatti a comprendere la realtà.
L’accoppiata vincente formata da Enza Silvestrini e Barbara Balbi, in veste, rispettivamente di autrice e di illustratrice, ha presentato “Diversi amori”, quello che probabilmente può essere considerato come il primo libro, principalmente rivolto ai pre-adolescenti, che riesca a parlare in modo creativo e naturale della tematica omosessuale.
Al contrario di molti civilissimi paesi europei, nei quali le librerie espongono senza problemi diversi testi sull’argomento, in Italia è forte quest’assenza, così come l’informazione nelle scuole: è stato questo uno dei motivi per i quali è stato scelto di realizzare un testo simile. Dolci illustrazioni corredano testi poetici, letti all’evento dalla bravissima Cinzia Mirabella.
Un tuffo nella sessualità tra informazione e cultura, quello di Poetè che ha messo a confronto due testi importanti e necessari nel panorama culturale italiano.
Gaetano Cutri