“Il Libro di Dot”, la storia di un punto è anche la nostra

Incredibile come un lettore possa in qualche modo essere portato ad identificarsi con qualcosa di talmente piccolo ed impalpabile, eppure “Il libro di Dot”, lavoro firmato da Hisham Matar e Gianluca Buttolo pubblicato da Renoir Comics, incarna in pieno questo particolare fenomeno.

Nel volume, che si presenta già molto particolare nel suo formato orizzontale, il protagonista è un punto, che in inglese viene identificato proprio come “Dot”, un essere stanco della sua forma e del suo piccolo valore, relegato sempre alla fine delle frasi e poco considerato come tutto il resto dell’alfabeto e delle forme letterali.

Stanco di questa realtà, Dot sceglie di andarsene, di spiccare il volo, di allontanarsi dal suo habitat naturale e di trovare una sua vera dimensione, ma ben presto, attraverso delle cose semplici e guardando con prospettive diverse ciò che già possiede, capirà qualcosa che in realtà aveva già sotto gli occhi.

Il libro di Dot” ha pochissime pagine, ma ogni accoppiata diventa un quadro, apre agli occhi del lettore un vero e proprio mondo fatto di emozioni e di un’interiorità che viene ovviamente associata ad un punto, ma che può essere facilmente fonte di identificazione in ognuno di noi.

Lo spirito metaforico di ogni frase che accompagna le bellissime illustrazioni del volume rendono quest’opera di altissimo livello, ma questo non deve stupire visto che uno degli autori ha ottenuto nel 2017 addirittura un Premio Pulitzer.

Apparentemente un libro per bambini, “Il libro di Dot” incarna alla perfezione una pillola di buonumore e di aiuto, un modo di affrontare la vita e la società in modo diverso e una spinta a guardare le cose cambiando un punto di vista, vedendole migliori e molto più vicine di quanto si pensi.

Gaetano Cutri

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