Il debutto italiano e teatrale di Sokurov ha avuto luogo un mese fa nella suggestiva cornice del Teatro Olimpico di Vicenza. La messinscena ha raggiunto poi, per l’intero mese di ottobre, le tavole meneghine del Teatro dell’Arte, produttore dello spettacolo.
Parliamo di Go. Go. Go., ispirato a Marmi e altri testi del drammaturgo Premio Nobel Brodskij. Il lavoro cinematografico di Sokurov riscuote successo di critica e pubblico, tanti infatti i premi ottenuti in giro per il mondo nei più prestigiosi festival: Berlino, Cannes, Locarno, Toronto. Va da sé che le aspettative sulla sua prima regia teatrale fossero alte, aspettative purtroppo disattese.
Sokurov firma l’adattamento scenico e la regia. Sullo sfondo di una non meglio identificata città italiana due topi-uomini, o uomini-topo si interrogano sul senso della vita, sui perché della condizione umana. Ma le riflessioni – flusso di coscienza divengono a tratti incomprensibili, di sicuro ineffabili. Michelangelo Dalisi e Max Malatesta, rispettivamente Tullio e Publio, con la loro interpretazione poco empatica ma precisa e senza sbavatura ci salvano da una totale incomprensione. Ma se la scrittura drammaturgica claudica, la scrittura scenica crolla. Non c’è armonia tra il gruppo di popolani e il duo di topi, la stessa massa si muove sul palco come se non sapesse dove andare. I luoghi comuni dell’italianità sono riproposti tutti in modo banale, e come se non bastasse ammiccano al pubblico.
La scena è accogliente le luci sapientemente utilizzate, i costumi dettagliati e originali, come già accennato l’interpretazione puntuale, ma tutto questo non salva in ogni caso una regia a tratti inesistente che dà vita a una messinscena insipida.
Mariarosaria Mazzone
Milano
Teatro dell’Arte, 13/10/2016
Aleksandr Sokurov
Go. Go. Go
/ Brodskij Miraggi
Liberamente ispirato a Marmi ed altri testi di Iosif Brodskij
Con il patrocinio di Fondazione Brodskij / Joseph Brodskij Memorial Fellowship Fund
Progetto e regia
Aleksandr Sokurov
Testi originali e adattamento scenico di Aleksandr Sokurov e Alena Shumakova
Con Max Malatesta (Tullio) e Michelangelo Dalisi (Publio)
con la partecipazione di Elia Schilton (Iosif Brodskij)
e con Olivia Magnani (dal 7 al 21 ottobre) / Karina Arutyunyan (dal 22 al 30 ottobre) Paolo Bertoncello, Alessandro Bressanello, Giulio Canestrelli e con Piero Ramella
Spazio scenico & art direction
Margherita Palli
Assistenti alla regia
Simone Derai e Marco Menegoni
Traduzioni dei testi di Iosif Brodskij Gianni Buttafava, Fausto Malcovati, Serena Vitale per gentile concessione di Adelphi Editori
Video design
Federico Bigi / Apparati Effimeri e Matteo Massocco
Sound design
Mauro Martinuz
Maschere e protesi
Plastikart Studio | Zimmermann & Amoroso
Costumi
Sasha Nikolaeva
Luci
Fiammetta Baldiserri
Direzione tecnica
Paolo Casati
Assistente alla scenografia
Marco Cristini con la collaborazione di Giorgia Amabili
Make up
Carolina Cubria
Sartoria
Lara Friio e Giovanni Motta
Realizzazione scene
Props&Culture Opificio Milano e Palcobase Vicenza
Foto, documentazione e artwork
Giulio Favotto / Otium
Coordinamento di produzione
Virginia Forlani
Prodotto da
CRT Teatro dell’Arte
Commissionato da
Teatro Olimpico di Vicenza / Conversazioni 2016
con la collaborazione del Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone