“Dolore sotto chiave” e la stanza degli orrori di Saponaro

Francesco Saponaro torna alla regia, toccando nuovamente e con grande originalità la drammaturgia di Eduardo De Filippo e portando in scena, in prima mondiale, l’atto unico “Dolore sotto chiave” al Teatro San Ferdinando di Napoli per il Napoli Teatro Festival Italia.

dolore“Dolore sotto chiave”  racconta semplicemente la storia di un uomo che ritorna a casa dopo una lunga assenza, senza sapere della morte della moglie.  Attorno a questa vicenda centrale, ed al suo protagonista, si incrociano le storie di una sorella che gli tiene nascosta la notizia per undici mesi, un vicino di casa estremamente invadente, un’amante incinta che ormai lo ha definitivamente abbandonato per un latro uomo.

Tutto si svolge in una scena estremamente rigorosa e precisa nella sua essenzialità, che accoglie tale storia paradossale e dai risvolti esplicitamente pirandelliani. I personaggi sembrano abitare una camera della morte, un interno borghese al quale si accede da porte che hanno la forma di squadrate bare di legno. I personaggi, Rocco e Lucia, fratello e sorella pronti ad amarsi ed a odiarsi, si muovono su questa scena come animali in gabbia, calpestando tutti i lati del palcoscenico senza una via di fuga oppure cercando nell’ordine dei pochi oggetti della casa una forma di rassicurazione, ma sempre incapaci di far fronte alla loro vita (scenica) e tuttavia obbligati ad affrontarla. Sono coperti di polvere dalla prima scena: i loro abiti sono lindi e polverosi allo stesso tempo, parlano di un presente ma sembrano rivolgersi ad un passato insostenibile.

La grande forza interpretativa collettiva di Tony Laudadio, Luciano Saltarelli e Giampiero Schiano emerge sin dall’ inizio della messa  in scena, in cui la morte, attraverso le parole di un becchino e la luce della sua piccola lanterna, inquadrano le coordinate della vicenda familiare: defunta la moglie, Rocco e Lucia vivono lo scacco di una vita che li fa sentire dei morti viventi, zombi teatrali pronti a fagocitarsi l’un l’altro in una stanza degli orrori, nella quale l’unica illusione resta una telefonata.

Roberto D’Avascio

DOLORE SOTTO CHIAVE  di Eduardo De Filippo
con Tony Laudadio, Luciano Saltarelli, Giampiero Schiano
scene e costumi Lino Fiorito
luci Cesare Accetta
suono Daghi Rondanini
produzione Teatri Uniti, Napoli Teatro Festival Italia, Università della Calabria
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