“Bella da morire”, Rosaria De Cicco
straordinaria “dead men make up”

 

Grande successo di pubblico e di critica per lo spettacolo “BELLA DA MORIRE” di Antonio Mocciola, tratto dal racconto di Tiziana Beato, con la regia di Fabio Brescia, che sabato 7 ottobre ha sancito il ritorno, a grande richiesta, di Rosaria De Cicco nella accogliente cornice dell’associazione culturale Il Clubino di via Luca Giordano 73. Fortemente voluto da Piera Salerno, presidente dell’associazione, l’evento è stato accolto dal pubblico con un clamoroso sold out. Nel monologo Rosaria De Cicco interpreta Anna Sole, una “dead men make up”, come lei stessa si definisce. Anna trucca i morti e lavora in un’agenzia di pompe funebri ma non si è trovata per caso nel “mondo dei morti”: ha scelto questo mestiere perché forse disillusa e spaventata dai vivi. Anna “rinasce” e si sente viva proprio tra i morti, suoi amici, più vicini al suo animo. Secondo il regista, la protagonista “ha imparato ad esorcizzare la paura della morte risolvendola in una finta normalità travestita da surreale. Ma c’è di più, Anna Sole ha solitudini e vuoti che arrivano da lontano, dai rapporti con i suoi genitori, matrice e punto di arrivo di ciascuno di noi, e da un mai risolto conflitto con se stessa, sentendosi causa, forse, della scomparsa del padre, o quanto meno di non averla potuta impedire. Ed è esattamente questo che Anna Sole cerca in ogni morto che trucca, che prepara all’appuntamento con “l’ultimo viaggio”, riempire una casella, mettere a posto un tassello, completare un puzzle. Il pensiero di Anna Sole – prosegue il regista – diventa tangibile, quindi, come tutta la sua sofferenza, la sua solitudine è palpabile, ma mai melodrammatica, grottesca, piuttosto, degna di quel cinismo che è da sempre la mia cifra artistica, e che ho questa volta cercato di trasferire in questo meraviglioso testo.”
Un racconto amaro e al contempo ironico che affronta il tema della morte come liberazione e distacco, a volte necessario. “Questo spettacolo non vuole farvi ridere e neppure piangere”, esordisce Rosaria De Cicco, invitando il pubblico a sentirsi libero di reagire come vuole. Anche di sorridere di fronte alla morte, che, a suo avviso, è parte essenziale della vita stessa. La superba attrice napoletana, in splendida forma e in tutta la sua verve è capace, ancora una volta, di coinvolgere il pubblico con la sua trasparente umanità e irresistibile simpatia. Un pubblico reattivamente affiatato, partecipe e pieno di calore. È questo il meritato risultato della collaborazione creativa tra autori ispirati e una regia che soddisfa appieno le aspettative. Sorprendente prova anche per il poliedrico Antonio Mocciola che, con questo lavoro, dimostra di saper dar seguito, parallelamente alla sua vocazione provocatoria e alle sue ispirazioni autorali di carattere impegnato, anche a un’innegabile e inaspettata vena comica.

<i>Michele Amordeluso</i>

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