Architettura e teatro: il ricordo di Brunelleschi

Cauteruccio con “Muovere un cielo pieno di Figure vive” all’Ospedale degli Innocenti.

“Drammaturgia dello Spazio” è il nuovo progetto di Teatro Studio Krypton, articolato tra gli spazi contrapposti della piazza della SS. Annunziata di Firenze e del Tenax. Con la regia di Giancarlo Cauteruccio, va in scena la prima parte del programma, “Muovere un cielo pieno di Figure vive”, dedicato a Filippo Brunelleschi e rappresentato davanti all’Ospedale degli Innocenti le sere dell’11, 12 e 13 ottobre.

L’opera di Brunelleschi si colloca nel periodo di passaggio dal Medioevo al Rinascimento, mentre la città subisce trasformazioni che la rendono ideale e simbolica. A questo piano innovativo partecipano architetti/scenografi come Brunelleschi, realizzatore degli ingegni drammaturgici nelle chiese fiorentine di San Felice in Piazza e della SS. Annunziata ma anche di opere ancora ben visibili come la cupola di Santa Maria del Fiore e l’Ospedale degli Innocenti. Architettura e spettacolo trovano il loro punto d’incontro nella prospettiva e in luoghi emblematici come le piazze.

Giancarlo Cauteruccio, rimasto colpito dal Brunelleschi nei suoi studi giovanili, ricorda di aver ammirato con curiosità e stupore le imprese raccontate nei libri e concretizzate nella costruzione del tessuto urbano di Firenze. Il regista fa tesoro della sua esperienza nelle arti multimediali per dare vita a “Muovere un cielo pieno di Figure vive”, titolo ispirato al marchingegno brunelleschiano del volo dell’angelo. L’incipit dello spettacolo è una lettera a Ser Brunellesco: «”È necessaria una nuova luce, un uomo nuovo” ripetevi […] “La bellezza è matematica! Numeri!” affermavi»; queste parole intervallano la performance che illumina la notte fiorentina. Intanto le proiezioni animano, scompongono, distruggono, riprogettano e ricostruiscono l’Ospedale degli Innocenti: è la valorizzazione e la rivalutazione di uno spazio che ha una lunga storia.

La SS. Annunziata è uno spazio di ritrovo per gli studenti; i gradini dell’Ospedale sono luogo di pausa all’aria aperta. Cauteruccio si rivolge ai giovani, dedicando loro un intero spettacolo, fattore che, se da una parte spiega i limiti e i difetti del risultato, è significativo nell’intenzione di coinvolgere con consapevolezza coloro che abiteranno questi spazi storici. Si esibiscono i danzatori partecipanti al “Laboratorio di Movimento” con Margherita Landi e le allieve di Fiorentina Pattinaggio; insieme ricostruiscono l’Ospedale con gesti e spostamenti combinati e alternati, riempiendo bene uno spazio che tende a essere dispersivo. Contribuiscono alla creazione dello spettacolo i giovani aspiranti architetti del “Laboratorio di Teatro/Architettura DIDALAB”. Significativo il lavoro congiunto di Andrea Mi, Alessio Banciardi, Enzo Fascetto e Marcello Amore: musica, video, luci e audio compongono insieme uno spettacolo nuovo e affascinante. I bambini del coro delle voci bianche del Maggio Musicale Fiorentino sono i protagonisti del finale, in contrasto con i toni sperimentali precedenti per tornare al ricordo delle atmosfere ecclesiastiche delle Sacre Rappresentazioni brunelleschiane.

Firenze – PIAZZA DELLA SS. ANNUNZIATA, 12 ottobre 2017

Benedetta Colasanti

MUOVERE UN CIELO PIENO DI FIGURE VIVE – Ideazione e regia: Giancarlo Cauteruccio; con la partecipazione di: Roberto Visconti; il coro delle voci bianche del Maggio Musicale Fiorentino, diretto da Sara Matteucci; i performer del Laboratorio di Movimento, Irene De Matteis, Maria Vittoria Feltre, Susannah Iheme, Leonardo Maietto, Giulia Marchetti, Fanny Fabbri, Tommaso Pedroni, Mosè Paco Maria Risaliti, coordinati da Margherita Landi; gli allievi di Fiorentina Pattinaggio, Camilla Cattaneo, Giulia Ferruzza, Martina Ferruzza, Noemi Mingoia, Emili Mugnai, Michela Spissu, coordinati da Barbara Nutini e Luca Lallai; gli allievi del laboratorio di Teatro/Architettura DIDALAB dell’Università di Firenze, coordinati da Daniele Spisa; assistente alla regia: Massimo Bevilacqua; musiche: Andrea Mi; elaborazione video: Alessio Banciardi; luci: Enzo Fascetto; audio: Marcello Amore; coordinamento per la scenotecnica: Daniele Spisa; operatori: Lorenzo Bernini, Brando Nencini, Pietro Sciagrà; produzione: Teatro Studio Krypton.

 

Share the Post:

Leggi anche