A tu per tu con Ruben

Oggi ho avuto il grande piacere di scambiare quattro chiacchiere con Ruben Coco. Classe 1979, Ruben è un cantautore e pianista abruzzese dotato di uno spiccato e viscerale talento. Nel 2010 apre il concerto di B.B. King all’Auditorium Parco della Musica. L’anno successivo, è protagonista e cantante dello spot Puma. Partecipa al Festival Dei Due Mondi e a Umbria Jazz, sia nel 2011 che nel 2012. Si classifica al 2° posto al premio Lucio Dalla, e finalista al Premio De Andrè.

Il 2016 è l’anno dell’uscita del suo primo album Acustica, a cui segue nel 2017 l’uscita di E invece io. Nel 2020 Ruben incide il singolo Io e te, distribuito su tutte le piattaforme digitali la vigilia di Ferragosto: il brano, attraverso le immagini di oggetti non aventi apparentemente nulla in comune, è metafora dell’attrazione tra due esseri diversi ma complementari.

Ultimamente Ruben si è fatto notare per essere apparso nella trasmissione televisiva Propaganda Live, per aver doppiato in maniera musicale alcuni politici, tra cui Giorgia Meloni, Enrico Letta e Matteo Salvini.

Nietzsche affermava che senza musica la vita sarebbe un errore. Come sarebbe la tua vita senza la musica?

La mia vita senza musica potrebbe non essere poi così male. Ho molte passioni e – ti dico la verità – passo lunghi periodi senza ascoltarla. Posso però dire che la musica mi ha dato molto e lo farà per sempre. È grazie a lei che ho potuto assaporare la vera gioia. Diciamo che siamo vecchi amici, di quelli che non si dimenticano mai l’uno dell’altro.

I tre album che hanno influito maggiormente nella tua formazione artistica.

Non al denaro, non all’amore né al cielo – De Andrè

Selling England by the pound – Genesis

Sheer heart attack – Queen

Quali sono stati i tuoi primi passi nel mondo della musica?

Andai a suonare in un ristorante con un gruppo metal. C’erano solo famiglie intente a mangiare la pizza e noi sei adolescenti vestiti di nero che facevamo casino ad un volume oltre il limite umano. Mezz’ora e ci hanno fatto smettere! Mia madre ci è venuta a prendere e siamo tornati in sei con la Uno turbo con tanto di strumenti addosso.

Ci racconti come è nata la tua collaborazione con Lino Guanciale con cui hai realizzato il videoclip del tuo brano Non sei più con me.

Con Lino ci conosciamo da una vita. Non è stato difficile farlo stare al freddo e al gelo per più di tre ore nel bel mezzo di un campo di terra. Nonostante tutto è stato gentilissimo e si è dimostrato come sempre il grande professionista che tutti conoscono.

Se dovessi definirti con tre aggettivi, quali sceglieresti?

Non sono mai riuscito e definirmi. Non lo dico perché ora va di moda non definirsi, ma perché secondo me la mia visione di me stesso è troppo distorta. Preferisco farlo fare agli altri e, anche se le loro opinioni non combaciano con quello che penso, è pur sempre un loro modo di vedermi.

Come valuti la nascita di piattaforme come Spotify?

Un’arma a doppio taglio bestiale. Di per sé è anche positiva come cosa, soprattutto per quanto riguarda la fruizione della musica, ma, a mio parere, è tutto ciò che gira intorno a fenomeni del genere che ne inquina il valore. La solita storia del mezzo e di chi lo usa. O dovrei dire di chi ci specula. E qui mi fermo!

Come sei finito a Propaganda Live?

Sono sempre stato in conflitto con il mio lato comico. Ho sempre pensato che togliesse valore alla mia arte. Con questo nuovo format invece sono riuscito -anche se non sempre al massimo- a far combaciare i due aspetti, facendone un tutt’uno. La cosa mi piace e mi apporta un po’ di soddisfazioni che con la musica non sempre arrivano. Con Propaganda Live è nato tutto per gioco. Li ho taggati più volte nei miei video fin quando non hanno deciso di mandarmi in onda. È stato strano “non vedersi” in tv e sentir cantare Letta con la mia voce. Spero che questa cosa porti a sviluppi futuri. Mi piacerebbe molto lavorare in tv, o in radio come autore.

La tua canzone a cui sei maggiormente legato?

Al momento ti direi “Io e te” perché è quella che mi ha dato più soddisfazioni. Ma sono tutte figlie mie e, a modo loro, mi hanno tutte dato qualcosa.

Quando tornerai a fare esibizioni live?

Spero presto e con miei brani nuovi.

Quando prevedi di uscire con un nuovo singolo o un nuovo album?

Sono già a lavoro per un nuovo singolo e mi auguro di entrare in studio per un mini album entro l’estate.

 

La musica è il genere di arte perfetto. La musica non può mai rivelare il suo segreto più nascosto.

Oscar Wilde

 

Valerio Molinaro

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