Una licenziosa cameriera di Mirbeau

Octave Mirbeau del suo “Journal d’une femme de chambre” scriveva: <<Una quantità di figure così stranamente umane e così irrimediabilmente stravaganti che sembrano quasi ossessionare [] di fronte alle quali si riesce perfettamente a sentire tutta la tristezza e tutta la comicità d’essere uomini>>. Noto in Italia come “Diario licenzioso di una cameriera” (portato, tra gli altri, agli onori della ribalta da registi come Buñuel o Renoir), il testo che – attraverso il punto di vista di una governante a servizio di facoltose famiglie viziose e decadenti – fotografa con lucida ironia e spietato disincanto il lato sociale e sessuale della borghesia di Francia a fine Ottocento, a suo tempo adattato a monologo da Mario Moretti e ora diretto da Gianni De Feo (produzione Ipazia), nel quale le doti di Giovanna Lombardi hanno occasione di liberarsi in un’ora di teatro puro che appassiona e coinvolge, pur senza stravolgere né lo spettatore né il testo.

La disincantata Célestine è la chiave per passare in rassegna ed indagare (senza moralismi o giudizi) le passioni peccaminose e le miserie individuali del genere umano, filo rosso che ad ogni latitudine e in ogni epoca, rende i sapiens più vitali ed intriganti tra tutti i viventi. Ma proprio pensando a questo, il testo scorre fin troppo liscio e senza intoppi. L’allestimento è sobrio e funzionale e Lombardi sa muoversi disinvolta tra le limitazioni dello spazio e della sua solitudine scenica, ma a tratti pare affievolirsi quella carica di vitalità e quel guizzo passionale che il testo originale esprime con forza e che una parrucca biondo platino di scarsa fattura fatta indossare alla disinvolta Célestine non basta a compensare.

Questo “Diario” resta comunque uno spettacolo godibile e pulito, sobrio e lineare (anche grazie al dosaggio sapiente ed accurato di luce e musica) e conserva intatto il valore di uno strumento importante per leggere e capire i fatti dell’oggi attraverso le pulsioni e le vicende di ieri.

Francesco Giannotti

Teatrosophia (Roma)

11 – 13 novembre 2022

“Diario licenzioso di una cameriera” di Mario Moretti (da Octave Mirbeau)

con Giovanna Lombardi

regia Gianni De Feo

produzione Ipazia

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