UN GIOCO DI PRESTIGIO PER SMASCHERARE LE “EVIDENTI DEBOLEZZE”

“Secondo una statistica dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno l’un per cento degli occidentali muore. Il “Corso involontario per l’Uso di Evidenti Debolezze” offre un impagabile servizio: rivela chi dei presenti allo spettacolo morirà entro dodici mesi”.

 

Al Cometa Off la Morte è semplice, come la tabellina del tre. È una Signorina vestita con colori chiari, che parte dalla platea e non diventa mai protagonista della scena, perché in fondo lo è già. Tutti i personaggi della vicenda ne sono vittime, la temono, la sfidano. E lei passa il suo tempo con un sorriso beffardo sulle labbra, regina che non ha bisogno della corona per regnare.

Sul palco, nel frattempo, va in scena uno strano programma, un servizio, come lo definiscono gli stessi attori, che ha l’unico – impagabile – compito di rivelare quale spettatore morirà entro l’anno, salvando così tutti gli altri.

 

È forse questa la chiave di lettura dell’acuto testo di Lorenzo Gioielli: ogni personaggio deve morire per permettere agli altri di continuare le loro esistenze? Bisognerebbe chiederlo a Furio, l’eterno inadeguato che porta su di sé la sofferenza del mondo, o forse a Zelda, che vorrebbe solamente essere amata incondizionatamente come lei crede di fare, oppure a Milo, lucidamente pazzo, o a Carla, cartomante e terapeuta che cerca in ogni modo di allontanare la noia.

 

Personaggi al limite del surreale, ed è su questa sottile linea che la penna di Gioielli tratteggia situazioni e sentimenti, utilizzando metafore e allegorie per parlare della complessità, meravigliosa e perfida, dell’essere umano.

 

A condurre questo gioco di prestigio, ovviamente, è il Mago, un Lorenzo Gioielli compito e maliziosamente sorridente, al quale basta uno sguardo o un gesto per catturare la scena e l’attenzione del pubblico.

Accanto a lui la sua assistente Emma, tanto fragile quanto forte, innamorata perdutamente di Ennio, l’unico che si permette di insultare la Morte, perché, essendo già morto, non ne ha più paura.

 

Lo spettacolo risulta nel complesso equilibrato, grazie all’attenta regia di Virginia Franchi, gli attori interpretano con carisma lo spartito, non semplice, di parole e silenzi mai scontati che compone il “Corso involontario per l’uso di evidenti debolezze”, muovendosi su un palcoscenico forse eccessivamente vuoto.

 

Due note particolarmente positive: l’interpretazione di Elisa Di Eusanio, che si commuove e commuove lo spettatore con grande forza comunicativa, e il movimento scenico curato da Marzia Meddi, pulito e funzionale.

Se LISA (Produzione dello spettacolo) si propone di “trasformare la società dello spettacolo in spettacolo per la società”, con questo “Corso involontario” sta sicuramente percorrendo la strada giusta.

Roma, spazio Cometa Off, 14 Ottobre 2015

Ilaria Ceci

CORSO INVOLONTARIO PER L’USO DI EVIDENTI DEBOLEZZE

di Lorenzo Gioielli
regia di Virginia Franchi

con
Valentina Cretella, Elisa Di Eusanio, Lorenzo Gioielli, Andrea Lolli, Marzia Meddi, Marco Morana, Valeria Spada, Arcangelo Zagaria

 

scene Mascia Debracenko
costumi Giuditta Londino
disegno luci Paolo Meglio
movimento scenico Marzia Meddi
aiuto regia Valeria Spada
progetto fotografico Giampaolo Demma, Giulia N. Comito
progetto grafico Andrea Minnucci, Alessandro De Marco
produzione e organizzazione LISA e Società per Attori

Spettacolo vietato ai minori di 18 anni

In scena fino al 18 Ottobre

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