Teatro Bolivar di Napoli, una stagione all’insegna di musica, prosa e impegno civile, con un occhio alla tradizione e uno al futuro.

NAPOLI- Presentato al Pubblico e alla stampa il ricco cartellone della prossima stagione del teatro Bolivar. Forte del contributo dell’attrice e musicista internazionale M’Barka Ben Taleb (che ne assumerà la direzione artistica dal mese di Aprile), Il Bolivar spicca tra le altre offerte teatrali della città, distinguendosi grazie ad una rosa di spettacoli così variegata, da accontentare i più disparati gusti degli spettatori. L’apertura, il 3 ottobre, è affidata a Napoli Mia 2.0, percorso musicale che ripercorre la storia della canzone napoletana attraverso gli occhi di un inedito “Pulcinella rapper” in crisi di ispirazione (di e con Alessandro Mauro). Ancora musica, nei quattro appuntamenti con il Maestro Keith Goodman, che porterà in scena alcune tra le più belle pagine della musica sinfonica, eseguite  dall’Orchestra San Giovanni di Napoli (10 Ottobre- 19 Dicembre – 6 Febbraio – 16 Aprile).Sono tre, invece, gli appuntamenti con il teatro musicale e danzante di Flora De Caro (Goblin, 17-18 ottobre, esperimento di “danza horror”, Stayn’Alive, 21-22 novembre e Divina Commedia il 28-29 Novembre). Per quanto riguarda l’offerta di prosa, si comincia l’11 ottobre con Prendi il copione e scappa, commedia di intrattenimento sul gap generazionale e riflessione sul mondo del teatro “off” ( Maurizio Capuano dirige Fabio Balsamo). Ancora commedia,e ancora riflessioni sulla difficoltà di chi vuole “vivere d’arte”, con il classico di Neil Simon , Andy e Norman, riletto e interpretato da Walter Lippa (24-25 ottobre). In scena il 31 ottobre e il primo novembre Devotum, commedia-musical incentrata su una storia di riscatto sociale e di pietà popolare (di e con Pino Santoro). Non potevano mancare omaggi al teatro classico, con Lo Sposalizio di Viviani (7-8 Novembre) e Il malato immaginario di Molière il 9-10 Aprile (entrambi diretti da Enzo Arciè). II 13,14 e 15 Novembre è la volta di Patrizia Pugliese che con A chi è figlio indaga sull’ipocrisia e la mediocrità della “società dell’apparenza e degli affetti di convenienza”. Ancora la grande tradizione musicale napoletana al centro di Napoli passione eterna,  con il maestro Enzo Di Domenico (5-6 dicembre).Grande attesa, il 12 e 13 dicembre per il concerto di Gianluca Capozzi, in cui il cantautore napoletano riproporrà le tappe salienti della propria evoluzione artistica.Il18-20 dicembre Viviana Miele rilegge il classico di Collodi in Pinocchio per caso, con una particolare attenzione per le problematiche sociali e psicologiche di una delle più belle “storie di formazione e riscatto” di tutti i tempi (previsti spettacoli mattutini per le scuole). L’anno in corso si chiuderà tra le risate, grazie a Donna Pereta for o balcone,  in cui il talento comico di Alan De Luca  intratterrà il pubblico,  con una tombola scostumatissima e ricca di sorprese (26-27 dicembre).

Riscoprire il teatro di rivista di una volta è invece la scommessa di Variegando , diretto da Cosimo Alberti, in scena il 2 e 3 gennaio. Corrado Taranto, il 9 e il 10 gennaio, presenterà Qualcuno ha visto il Papa? Surreale storia incentrata sul rapimento del Pontefice durante una visita a Napoli. Si preannuncia scalpore per Sottozero- morte e rinascita di un uomo in gabbia (16-17 gennaio), dramma carcerario e j’accuse sulle ambiguità della “rieducazione” in prigione, diretto da Sandro Dionisio, da un’idea di Antonio Mocciola, ispirato alla storia vera di Pietro Ioia. Si passerà poi dalla tragedia alla farsa, grazie ad Appassionatamente, affettuoso omaggio all’avanspettacolo di e con Giorgio Gori e Gugliemo Capasso (23-24 gennaio). Musica dal vivo,passione e “napoletanità” ,sono gli ingredienti  di Teatro al caffè, in programma il 30 e 31 gennaio, con Ivan Boragine e Ciro Esposito. La vocazione etnica del Bolivar non permette di trascurare le altre culture: l’incanto della musica popolare portoghese sarà ricreato grazie ad Antonella Maisto( O fado, in cartellone il 7 febbraio). La risposta della musica etnica  napoletana non si farà attendere: il 13 febbraio infatti Romeo Barbaro  ripercorrerà le tappe salienti del suo percorso artistico, sospeso tra l’etno folk e la melodia napoletana. Il 20 e il 21 febbraio Miriam Artiaco dirige Chi trase…e chi esce!, spettacolo di musica dal vivo, aneddoti e leggende legate alla tradizione partenopea. “Il Bolivar ha un’offerta davvero ricca e competitiva nel contesto dei teatri napoletani”, ricorda la futura direttrice artistica M’Barka Ben Taleb , sottolineando quanto sia importante per i piccoli teatri che parta  il passaparola,strumento necessario ( ed efficace) per far conoscere spazi di cultura preziosi come il Bolivar, spesso  messi in ombra dal “mainstream” e dall’indifferenza di certe istituzioni.

Amedeo Junod

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