Syusy Blady, come viaggiare in un teatro

“Ma Dio é nato Donna?”. Prende le mosse da questo interrogativo “Misteri per caso” di Syusy Blady, spettacolo-conferenza andato in scena al Nuovo Teatro Sancarluccio di Napoli per la rassegna Girls. Ricalcando la formula che l’ha consacratae star del piccolo schermo, l’artista bolognese prende per mano il pubblico attraverso miti e simboli letti in chiave rovesciata rispetto a quella universalmente nota, andando oltre i clichet. Le divinità femminili primordiali, la grotta come metafora dell’utero materno, le immagini del mondo che, con la sua trasmissione, la Blady ha attraversato con paciosa ironia emiliana, scorrono rapidamente, anche grazie al contrappunto musicale di Pasquale Imperatore e Massimo Caruso della Banda Mediterrona. Esempio lampante di come uno stile non diventa mai cantilena ripetitiva, Syusy Blady è figura originale e coinvolgente, e il suo porgere cordiale contiene note non sempre rassicuranti, e nemmeno di facile lettura. Surreale ma ricercata nel linguaggio, volutamente trash ma anche elfo stralunato, sa trasferire anche su carta il suo mondo esplorato tutt’altro che incantato, ma semmai visto con l’occhio sgomento e indulgente della vera esploratrice. “Misteri per caso” è un riuscito esempio di divulgazione leggera e densa, per viaggiare con la mente, e con lo spirito.
Antonio Mocciola

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