Solitudini e paura di amare in “Un giardino di aranci fatto in casa”

Al Teatro del Cestello di Firenze la commedia di Neil Simon per la regia di Marco Lombardi e l’ottima prova di Luisa Di Valvasone.

Il complicato rapporto genitori/figli, le differenze generazionali, l’incapacità di amare sé stessi e gli altri sono alcuni dei temi affrontati in “Un giardino di aranci fatto in casa”, adattamento dell’omonima commedia di Neil Simon andata in scena al Teatro del Cestello di Firenze nella traduzione di Maria Teresa Petruzzi con la regia di Marco Lombardi. Una storia che affronta con allegria e leggerezza, ma a volte in maniera un po’ scontata, temi complessi quanto attuali. Tutto si svolge tra le quattro mura della casa di Herbert Tucker (Aldo Innocenti), un indolente e depresso sceneggiatore di Hollywood incapace di relazioni professionali e affettive. A turbare le sue giornate, trascinate tra scommesse perdenti e il rapporto discontinuo con una sin troppo paziente Steffy (Silvia Moneti), l’arrivo dell’incontenibile Libby (Luisa Di Valvasone), figlia adolescente con cui Herbert non ha mai avuto contatti. Con lei entusiasmo, voglia di vivere, insicurezze adolescenziali, desiderio d’amore e accettazione, nonché numerose manie, tra cui la strana abitudine di chiedere consiglio, per le proprie scelte, alla nonna morta ormai da anni. Tra scontri e incomprensioni, la contagiosa determinazione della ragazza riesce a vincere la solitudine consolidata del padre e a regalargli una nuova voglia di sorridere.

Come accennavamo, “Un giardino di aranci fatto in casa” non è tra le migliori pièces di Simon. Pur piacevole e leggera, non riesce ad essere pungente come altri capolavori, quali “La strana coppia”, “I ragazzi irresistibili” o “A piedi nudi del parco”, e il vero soggetto, quello della disgregazione del nucleo familiare e dell’inadeguatezza genitoriale, è affrontato in maniera superficiale. Nonostante questo si tratta di uno spettacolo divertente che, nella versione presentata da Lombardi al Teatro del Cestello, si avvale di tre attori affiatati e dell’eccellente prova della protagonista, Luisa Di Valvasone nel ruolo di Libby.

Firenze – TEATRO DEL CESTELLO, 14 maggio 2016

Lorena Vallieri

UN GIARDINO DI ARANCI FATTO IN CASA – di Neil Simon.

Regia: Marco Lombardi; aiuto regia: Sandra Bonciani; Costumi: Fiamma Mariscotti; scenografie: Maya Boll; traduzione: Maria Teresa Petruzzi.

Interpreti: Luisa Di Valvasone, Aldo Innocenti, Silvia Moneti.

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