“Shoah – La cintura del male”, Antonio Masullo
e le origini esoteriche del Nazismo

Lo sguardo originale e coinvolgente di Antonio Masullo sull’immane tragedia della Shoah irrompe nel panorama letterario nazionale scatenando nuove riflessioni. “Shoah, la cintura del male”, per i tipi di Argento Vivo, è un viaggio esoterico che muove i fili attraverso la storia delle sorelle Jenkins, partendo dal Castello di Wewelsburg e arrivando fino ai campi di sterminio. Storie note? Tutt’altro. Masullo possiede doti narrative potenti, con venature sinistre, e sa comunicare. La Mistica Nazista emerge così in tutto il suo devastante fragore. E in tempi di revisionismi ottusi non è male parlarne, ancora, ancora e ancora. I sopravvissuti, i testimoni, sono sempre meno, e quello che sta accadendo attorno a Liliana Segre dovrebbe essere un preciso allarme. Quello che emerge dal libro di Masullo è la presenza di un canale occultistico e misterico che, sottoterra, accompagnava l’olocausto. Era il “fato” a giustificare lo sterminio, a consentire – per dir così – il dominio della razza eletta sul resto del mondo non ariano. In quelle segrete stanze, più che nei palazzi del potere e tantomeno nelle piazze osannanti, furono gettati i semi dello sterminio. Il libro di Antonio Masullo è necessario per approfondire un argomento quanto mai attuale per capire il passato, interpretare il presente e – perchè no – prevenire un futuro di nuovi orrori.

Antonio Mocciola

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