Se ne va Prince, l’artista che ha cambiato il pop

Il mondo della musica piange la scomparsa improvvisa di Prince. Va via una delle popstar più influenti della storia e uno degli artisti più completi e versatili mai esistiti. La notizia la dà Tmz ed è un fulmine a ciel sereno: Prince è stato ricoverato d’urgenza quattro giorni fa, ma le diagnosi non avevano rivelato nulla di grave, se non “una brutta influenza” come si era affrettato a spiegare il suo manager.

Purtroppo le impressioni non si sono rivelate veritiere e Prince è stato ritrovato oggi morto nello studio di registrazione nella sua casa di Minneapolis. L’artista aveva 57 anni ma può vantare già quasi 40 anni di carriera.

Prince Rogers Nelson era figlio di un jazzista e deve il suo nome proprio al nome della band del padre “Prince Rogers Trio”. Nato a Minneapolis città alla quale era visceralmente legato, tanto da esserle rimasto fedele fino al giorno della sua morte. Artista intelligente e versatile, Prince era quello che si può definire un genio della musica: polistrumentista, produttore e talent scout. Ma è stato anche regista e sceneggiatore. Inizia la sua carriera giovanissimo, quando nel 1978 pubblica il primo album “For You”, del quale è formalmente anche produttore.

Prince ha dimostrato sin da subito di avere una conoscenza della musica sterminata, cosa che ha permesso all’artista di poter spaziare tra gli stili e i generi musicali, senza però mai perdere la propria personalità e anzi dando un marchio inconfondibile alla propria musica; che fosse la black music (funky, soul, r’n’b) o il rock, il tocco resta sempre quello, unico e compatto. Negli anni ’80 è possibile godere del tesoro di trovate di Prince, in album rimasti alla storia come “1999” (1982), “Purple Rain” (1984), ma soprattutto “Parade” (1986), che contiene la superhit “Kiss”, e “Sign o’ The Times“, suonati assieme ai suoi The Revolution.

L’approccio di Prince verso la musica è sempre stato provocatorio, a tratti beffardo: hanno fatto discutere (e a volte sorridere) ad esempio i suoi cambiamenti di nome, da The Symbol, a The Artist, al The Artist Formerly Known As Prince, che è divenuto infine l’acronimo Tafkap. Una delle ultime decisioni che ha fatto molto discutere è il ritiro della propria musica da tutte le piattaforme streaming più famose come iTunes e Spotify, per dare tutto in mano a Tidal.

(f.d.)

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