The Reverend & The Preacher sabato 2 aprile al Cellar Theory

Francesco Forni, Simone Scifoni. Singolarmente due musicisti, compositori, cantautori, polistrumentisti originali, eccellenti tecnicamente, con all’attivo una lunga carriera, centinaia di concerti in Europa e non solo, vari progetti discografici con più etichette, e soprattutto una ricerca infaticabile, arricchitasi anche tramite collaborazioni a livello nazionale e internazionale. Due identità artistiche apparentemente distanti, che in realtà si incontrano e si riconoscono in un territorio comune: la passione, da sempre coltivata con consapevolezza e slancio, per la musica del diavolo, il blues. Da ciò nasce “The Reverend & The Preacher”, un progetto nuovo, che pur muovendo giovani passi lungo traiettorie ancora abbozzate, ha già le idee chiare, tanto che i due hanno in mente, con questa “Two-Man Band”, di salire su vari palchi e saggiare più pubblici in giro per l’Italia con lo sguardo rivolto alla sala d’incisione. I due talenti sperimentano e mescolano sintassi sonore, linguaggi, ritmiche e cadenze che del blues hanno l’anima in un connubio felice di due background ricchi e articolati. Esperienze diverse sono trasfuse su un unico pentagramma, in un coro a due voci che ha il corpo, l’odore, l’atmosfera fumosa e dolente del blues. Tra riff di chitarra elettrica, linee melodiche tracciate da quella acustica e tutta la sezione ritmica di basso, batteria e synth, in un unico duo vive un’intera blues band dal sound potente, a volte più sporco e grezzo, in altre circostante più raffinato e minimale con improvvisazioni e virtuosismi, figli di un ottimo interplay sul palco tra Forni e Scifoni. Il repertorio è composito: spazia da brani inediti dei due artisti ad alcuni classici del genere e a qualche rivisitazione di pezzi contemporanei presi in prestito da Seasick Steve, Grinderman, Hound Dog Taylor, per citarne solo alcuni. Nei diversi live valore aggiunto sono ospiti a sorpresa, protagonisti di jam all’impronta. Il tutto declinato con musicalità e cadenze per dar voce, in maniera universalmente riconoscibile, a un mondo interiore semplice, diretto e al contempo profondo e intimo.

“Uniti dall’amore per il blues nelle sue infinite forme” – racconta Forni – “io e Simone ci siamo inseguiti per un po’ prima di riuscire a fermarci e a fare programmi insieme. Simone è incredibilmente talentuoso, è un pianista eccezionale, autore e compositore instancabile, musicista che riesce a suonare dal vivo la batteria con due piedi e una mano e il basso synth con l’altra. Ha all’attivo varie collaborazioni musicali, diversi progetti discografici, di cui alcuni con identità nascosta.”

Tra ballads più malinconiche e soft e pezzi dall’incedere decisamente più sostenuto, questi due ‘Ministri del Culto del Blues’, il reverendo e il pastore, scortano il loro pubblico in un viaggio sonoro lungo il Mississipi, sulle strade della polverosa California, sino alla Londra dei giorni nostri…

Chitarrista, compositore, produttore e cantautore, Francesco Forni ha firmato colonne sonore per teatro e cinema, oltre a una copiosa discografia. Artista originale e caparbio nella ricerca delle sonorità che meglio lo rappresentano, sempre aperto a innesti e contaminazioni di vari generi, estroso nella scrittura dei testi, abile nel creare ambienti suggestivi, psichedelici, passionali e visionari, generoso nel concedersi in intense esibizioni d’indubbia destrezza vocale e strumentale dal vivo. Fra i suoi ultimi lavori la collaborazione con Ilaria Graziano (“from Bedlam to Lenane” “come 2 me”), le colonne sonore di “Erodiade” di P. Sepe con Maria Paiato, “Gomorra” e “Santos” di R. Saviano/M. Gelardi, “Educazione Siberiana” di Lilin/Miale Di Mauro; la collaborazione con l’Angelo Mai per le produzioni Blumotion e l’ideazione e produzione con Armando Pirozzi del Caracallas Total Show (ad oggi 15 spettacoli diversi). Negli ultimi anni ha girato l’Italia e l’estero con il suo album “Tempi Meravigliosi” (Fiorirari, 2009), con i due dischi usciti con Goodfellas insieme a Ilaria Graziano ampiamente elogiati da critica e pubblico, e con altri progetti di cui fa parte (Caracallas Total Show, Collettivo Angelo Mai, The Enthusiastics, Marina Rei, Farrell Spence, The Reverends).

Simone Scifoni AKA SLIM, pianista, compositore e polistrumentista, presta la sua opera a svariati artisti del panorama blues italiano e internazionale. Nel 2014 pubblica il primo album da solista, “BLOOS”, un disco sperimentale di blues elettrico e psichedelico con chitarre a 3 corde. Ora, a due anni di distanza, prosegue il suo percorso di ricerca sugli strumenti a corda con un nuovo lavoro dal titolo “ALIVE” (Easy Songs for Rainy Days), un disco acustico di Etno-Folk/Blues in uscita a marzo 2016. Chitarre a 4 corde, banjo, dulcimer e tanto altro, per un risultato emozionante, inaspettato, sorprendente.

Apre la serata Angiolo Pierantoni, cantautore e chitarrista folk-rock-blues, attivo in diverse band napoletane dal 2000 a oggi; collabora col musicista Ciro Marotta, suona con i “Purple Gypsys – Jimi Henrdix Tribute” e con “Sabotage – Black Sabbath Tribute”.

Share the Post:

Leggi anche