“Rainbow Republic”, la Grecia arcobaleno di Fabio Canino

fabio-canino-libroTroneggia fiero e leggiadro in copertina il ritratto di Maria Callas, la più celebre soprano che la storia della musica classica abbia mai ospitato: la divina mai avrebbe probabilmente immaginato di essere utilizzata come ha ironicamente fatto Fabio Canino all’interno di “Rainbow Republic”, romanzo pubblicato da Mondadori.

In barba alla fantapolitica, Canino immagina una realtà parallela in cui, dopo la crisi, la Grecia sceglie una strada arcobaleno, grazie all’idea vincente di un gruppo di omosessuali italiani che decide di aprire un piccolo resort sulle sue splendide coste. Quella piccola scintilla fa rinascere a nuova vita una nazione data per spacciata ed è un piacere conoscerla attraverso l’occhio vigile di Ulisse (un nome non a caso), giornalista eterosessuale, traditore incallito, finito in Grecia per una serie di articoli sulla repubblica arcobaleno, insieme a Manuel, fotografo omosessuale timido ma dal grande cuore.

Con i toni della commedia più vispa e colorata, prestandosi bene anche per un salto sul grande schermo, Canino racconta una sorta di favola che ha il pretesto di provocare e mettere in luce, tra un sorriso e l’altro, una serie di riflessioni che, nel 2016, dovremmo ampiamente fare. Scorrevole e dinamico, “Rainbow Republic” farà divertire molto il pubblico GLBT ma sarebbe una lettura da consigliare anche ai sostenitori della cosiddetta famiglia tradizionale per aprire finalmente gli occhi su tematiche delicate ed urgenti.

Gaetano Cutri

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