Quanta Korea nel mix di “Bul-Ssang”

In chiusura alla XXIIesima edizione di Fabbrica Europa, la Korea National Contemporary Dance Company porta in scena la coreografia di Aesoon Ahn al Teatro Goldoni.

“Bul-ssang” è un lavoro realizzato dalla coreana Aesoon Ahn presentato in prima europea al Teatro Goldoni di Firenze in occasione della XXII edizione di Fabbrica Europa. La Korea National Contemporany Dance Company propone non solo una coreografia ma un vero e proprio focus sull’arte performativa contemporanea coreana realizzato grazie alla coproduzione con Opera di Firenze/Maggio Musicale Fiorentino e sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Bul-ssang_04_Lo spettacolo porta in scena molti elementi spesso anche contraddittori i quali riescono a sommarsi gli uni agli altri in una combinazione tale da rendere le diverse parti un unico lavoro comunque omogeneo, seppur dettagliato. “Bul-Ssang” è uno spettacolo che riesce a combinare insieme tante esperienze diverse e per questa ragione non è possibile definirlo solo un lavoro coreografico, ma molto altro di più. Il suo essere forma artistica dalle molteplice sfaccettature, non circoscrive la coreografia in un solo genere, ma nei tanti modi attraverso cui è possibile ricercare e sperimentare un movimento che riesce a farsi comunque danza. Emerge con evidenza che si tratta di un lavoro attentamente studiato e che non teme il rischio di azzardare; non è certamente questo il primo caso in cui si presenta un dj a “dirigere” la musica d’accompagnamento alla coreografia, ma è forse insolito il fatto che si scelga di presentare un lavoro di questo tipo all’interno di uno spazio tradizionale per eccellenza come il teatro fiorentino. Soulscape è il dj coreano che, da uno spazio privilegiato della platea, accompagna coi suoni la danza dei ballerini.

1.-KNCDC-KOREA-NATIONAL-CONTEMPORARY-DANCE-COMPANY-Bul-Ssang-ph-Choi-YoungmoLa coreografia è inarrestabile, va avanti ininterrottamente per oltre un’ora alternando soli a momenti coreutici di gruppo mai confusi, quanto piuttosto come congegni che in maniera meccanizzata, procedono e vanno avanti rispettando un ordine. Il palcoscenico inoltre è spesso ornato da numerosi elementi che non distraggono lo spettatore ma anzi lo invitano a ricercare il significato di una scena che solo apparentemente sembra affollata. I danzatori si muovono in un vero e proprio “territorio artistico” fatto di luci, installazioni e insoliti elementi inanimati altrettanto protagonisti della rappresentazione. Sono le statuette del Buddha, che in coreano vengono chiamate con il termine di Bul-ssang, ad essere il motivo su cui ruota l’intero lavoro diretto dalla Ahn. Le piccole sculture religiose oltre ad essere presenti sul palcoscenico, sono parte integrante della coreografia costruita con, e sembrerebbe per, ogni singolo Buddha. Il richiamo a questo elemento scenico si ritrova anche nei movimenti dei quattordici danzatori, i cui passaggi coreografici si soffermano spesso nelle pose delle diverse statue sacre.

Si tratta di uno spettacolo che si fa anche religioso proprio a partire da questi aspetti: ma la sacralità si mescola a significati profani, così come la fantasia lascia posto al realismo e i colori si fanno spazio nel buio. La prospettiva di questo punto di vista, che non esclude la possibilità di un cambiamento costante oltre che la possibilità di una convivenza di elementi tra loro molto diversi, deriva da un’antica concezione asiatica del mondo, secondo la quale esiste una certa santità nella vita stessa che vive e sopravvive proprio per mezzo delle diversità e contraddizioni con cui si relaziona. Uno spettacolo che offre numerosi spunti di riflessione sulle possibilità di cambiamento nonostante le salde tradizioni in cui si collocano le radici di un’intera società. Non può esistere elemento senza il proprio contrario perché sono proprio le diversità a definire le caratteristiche che escludendo, definiscono.

Firenze – Teatro Goldoni, 26 giugno 2015

Laura Sciortino

BUL-SSANGCoreografia: Aesoon Ahn; Danzatori: Minchan Kwon, Keonjoong Kim, Donghyun Kim, Jimin Kim, Hoyeon Kim, Hyoseung Ye, Minjin Kim, Hwangju Do, Sojung Park, BoaeYoon, Jungin Lee, Minsun Choi, Saangruly Han, Hyoseon Heo, Musica: Dj Soulscape; Scenografia: Jongseok Kim; Installazione: Jeong-Hwa Choi; Disegno luci: Jisun Shin; Tecnico Luci: Kyum Joo; Organizzazione: Sunok Kang, Jean Uh; in coproduzione con: Opera di Firenze/maggio Musicale Fiorentino – Fondazione Fabbrica Europa.

Share the Post:

Leggi anche