(POMPEI) C’erano tanti ragazzi con disabilità motoria, sensoriale o cognitiva ed i gruppi di sportivi Paralimpici della Difesa, delle Fiamme Gialle e della Guardia di Finanza sabato scorso al parco
L’ ampliamento dell’iniziativa “Pompei per tutti” arriva in occasione dell’“Anno europeo del patrimonio culturale” e vede la forte presenza dell’Unione Europea, che ha fornito 78 milioni di euro su 105 dei fondi del Grande Progetto Pompei. L’itinerario “Pompei per tutti” inaugurato nel 2016, si è già distinto come modello di accessibilità consentendo a tutte le persone con difficoltà motorie, di poter fruire del patrimonio archeologico sperimentando anche nuovi supporti tecnologici. Ed è proprio dalla collaborazione tra Mibact e CNR, che è stato presentato il nuovo sistema sperimentale di braccialetti CON-Me per i visitatori con differenti disabilità, atti a garantire la massima sicurezza negli spostamenti per una visita accessibile e sicura del sito.
Ma come funziona il braccialetto?
Il braccialetto CON-Me, dotato di un “Unique IDentifer”(UID), basato su tecnologie dell’Internet of Things (IoT), consente al visitatore che lo indossa di potersi muovere all’interno degli scavi in piena tranquillità essendo continuamente monitorato, attraverso un sistema di sensori dislocati lungo il percorso capaci di geo localizzarlo costantemente. I dati acquisiti dai sensori, che costituiscono l’infrastruttura hardware della rete “CON-Me” sono inviati al server centrale tramite degli Access Point dislocati lungo il percorso in esame. Il server centrale, a sua volta, provvede sia alla gestione che all’elaborazione dei tali dati. In particolare, il software IBM Intelligent Operation Center effettua la gestione, la visualizzazione ed il controllo attraverso meccanismi basati su open standards. Il software sviluppato dai ricercatori dell’ Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente del CNR (IREA-CNR) elabora i dati acquisiti dal modello WI-FI integrato del braccialetto per stimare la posizione del visitatore. In caso di pericolo, attraverso l’apposito bottone SOS la sala regia è in grado di visualizzare la dislocazione del visitatore e intervenire in caso di soccorso.
Simona Schiavone