Pittura in Toscana tra primo e secondo Novecento.

mostra_metatoScorci della Toscana del tempo che fu in mostra in una cornice da favola.

 

Al piano nobile della splendida Villa Medicea Ammiraglio Giulio de’ Medici ad Arena Metato di Pisa, si è aperta la mostra “Pittura in Toscana tra primo e secondo Novecento” che vede esposti dipinti, disegni e incisioni dei pittori cosiddetti ‘macchiaioli’ e che si protrarrà fino a domenica 21 settembre. La mostra è stata organizzata, curata e finanziata da Simone Vallerini e si è inaugurata alla presenza delle autorità locali, circondate da più di 150 persone provenienti dalla Toscana e dalle zone limitrofe.

Il nome ‘Macchiaioli’ è stato coniato con intento ironico nel 1861 per definire la particolare tecnica pittorica utilizzata da un ristretto gruppo di artisti, che intendeva accentuare il chiaroscuro e il colore dei paesaggi dipinti attraverso la stesura del materiale pittorico “dato a macchia”. L’intento basilare, già sperimentato nelle esperienze fiorentine fin dal 1850, era quello di liberare l’arte grafica dai troppo rigidi precetti accademici per rendere, tramite le macchie, “l’impressione” viva di quanto si vedeva. Quello dei Macchiaioli è certamente un movimento tutto toscano, che nasce e si spegne in un arco di tempo molto breve, eppure ha lasciato una serie nutrita di tavole di grande pregio e di immenso interesse storico ed è riuscito a rinnovare profondamente l’ambiente artistico italiano. I nomi più importanti sono senza dubbio quelli di De Tivoli,Banti, D’Ancona, Fattori, Cabianca, Abbati, Borrani, Signorini, Sernesi e Cecioni, ma accanto a questi si trova uno stuolo di ‘minori’ i cui lavori destano comunque un grande fascino e meritano di essere riscoperti. E questo è quanto si è proposta di fare, riuscendoci in modo egregio, la mostra organizzata da Vallerini.

Le tele che si possono ammirare provengono tutte da collezioni private e sono opera di pittori livornesi, pisani e versiliesi. Come ci spiega il curatore della mostra: «la pittura livornese guardava al passato, mentre la pisana e la versiliese erano proiettate verso il futuro». Tali diversità hanno guidato la strutturazione del percorso espositivo, accolto peraltro in uno dei saloni più belli della villa, e le opere in mostra vanno dai primissimi del Novecento fino agli anni Ottanta del secolo scorso: in questo modo il visitatore ha modo di vedere l’evoluzione del dialogo che questi artisti hanno intrattenuto con le correnti che li hanno influenzati  insieme a tutte le contraddizioni che il tempo e la storia ci raccontano.

Di Ferruccio Pizzanelli  (Pisa 1879-1950), artista di spicco della pittura pisana, si ammira il meraviglioso “Lavandaie  sulla spiaggia a Torre del Lago” (datato 1924), che è riprodotto anche sulla locandina della mostra. Questa tela è stata scelta come manifesto perché rappresenta il più compiuto documento delle influenze che i maggiori pittori del momento esercitavano sui pisani, ma non solo. Un piccolo gioiello in mostra è la tavoletta (5×11 cm) che raffigura uno scorcio della campagna toscana con cascinale, opera di Giovanni Fattori, in cui si apprezza tutta la potenza evocativa della ‘macchia’. Certo i livornesi sono nettamente superiori ai pisani, in quanto a numero e fama, ma non può essere nemmeno passata sotto silenzio l’indubbia e innata capacità di questi ultimi a imparare dal passato e allo stesso tempo di interpretare le loro esperienze con un occhio rivolto al futuro.

La  Toscana  è da sempre una fucina di artisti diversi che incontrandosi hanno creato quell’atmosfera magica che ancora oggi si respira e il percorso evolutivo dell’arte del Novecento, con tutto il suo portato problematico, rimane a testimonianza della vita di personaggi che hanno fatto la storia dell’Italia. E il movimento dei macchiaioli non è stato da meno. Salutiamo, dunque, con infinito piacere questa bella mostra, che ci auguriamo possa essere finanziata da enti pubblici e accolta anche in altri spazi, e attendiamo con entusiasmo i prossimi appuntamenti organizzati da Vallerini, perché anche questo è un modo perfetto di soddisfare il nostro necessario bisogno di ‘virtute e canoscenza’.

Gli artisti in mostra.

Livornesi: Fattori, Lega, Natali, Romiti, Filippelli, Domenici, Martini, Mauri, Del Rosso, Seloski, Camici, Millus, Difficili, Vaccaro,  Giovannelli. Pisani: F. Pizzanelli, L. Pizzanelli, F. Pizzanelli, Viviani, Carlini, Casini, Fiaschi, Semeraro, Volpi, Menghelli, Rosi, Bellonzi, Caniaux, Nuti, Pizzarello, Rognini, Gentilini, Viviani, Pierotti, Massart, Bertini. Viareggini: Levy, Viani. Toscani: Malesci, Borghesi, Salvetti.

 

Orari mostra:

Dal lunedì al venerdì, 16-19,30

Sabato e festivi, 10-13 e 16-19,30

INGRESSO  LIBERO

 

Info: arc.900.pisa@gmail.com oppure 331 86 90 359

PRO LOCO San  Giuliano Terme (Pisa), 050 81 50 64

 

Info per arrivare alla Villa Medicea dell’Ammiraglio: http://ammiragliogiulio.wordpress.com/

Diego Passera

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