“Perso nel bosco”, i demoni interiori prendono vita

Non aspettatevi molto testo, non è probabilmente questo il mezzo con il quale si vuole comunicare l’emozione principale che si vuole mettere in evidenza.

Non provate a cercare i classici balloon che vedreste in un usuale graphic novel, ma saranno invece davvero centellinate le parole che serviranno per raccontare lo stato d’animo del protagonista di quest’opera.

Perso nel bosco” non è un libro a fumetti comune, il lavoro di Dario Panzeri pubblicato da Eris Edizioni infatti vuole utilizzare altre formule, prettamente visive, di quelle che tentano di sconvolgere il lettore con i contrasti, con le linee non nette, con un caos giustificato dalle sensazioni che scombussolano l’identità del protagonista.

Un supereroe, o forse non proprio un eroe, una figura non ben definita, un uomo comune probabilmente, visto il senso di redenzione che cerca, il bisogno di pentimento, quella sensazione che non dovrebbe appartenere ad un individuo: il caos interiore di chi ci parla attraverso le pagine del volume è un turbine di follia, è un non stare bene con sé stessi.

Questo stato d’animo è perfettamente riportato anche dallo stile scelto, che fa della grafica in cui i bianchi e i neri la fanno da padroni sconvolgono il lettore e lo accompagnano nel bosco interiore in cui nessuno vorrebbe mai perdersi.

Perso nel bosco” è un volume denso di emozione, una mano tesa verso l’oblio che trascina il lettore in un vortice dal quale non è detto si possa uscire, una lettura pericolosa che porta in un mondo fatto di oscurità, quella più cupa, quella che in fondo è dentro ognuno di noi.

Gaetano Cutri

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