“Peperoni difficili”, verità difficili, amori difficili

L’audacia di Rosario Lisma sulla scena di Versiliana Upgrade Festival.

Un’altra messinscena straordinaria per Versiliana Upgrade Festival: Rosario Lisma sale sul palco del Teatro delle Scuderie Granducali di Seravezza il 2 luglio con “Peperoni difficili”. Con grande professionalità, originalità, ma soprattutto con audacia, il regista regala al pubblico una commedia all’italiana, intrisa di tematiche attualissime, rese con comicità ma profondamente toccanti.

Due coppie di fratelli: un sacerdote e una giovane e bella missionaria, un bidello e allenatore della squadra dell’oratorio e un bancario erudito e spigliato, ma irrimediabilmente spastico. I quattro amici d’infanzia, tutt’ora legati, si riuniscono in occasione del ritorno della missionaria dall’Africa. Una scenografia curata e ben fatta ci accoglie in un bel soggiorno, in cui i protagonisti consumano una cena a base di peperoni difficili, una ricetta africana. Caratteri diversi, debolezze, problemi, disagi, simili a quelli che ogni giorno tutti incontriamo. Separazioni, divorzi, amori perduti, famiglie distrutte e figli vittime di un meccanismo che raramente si può giustificare, complice la vita e la natura degli uomini. La stessa natura ci fa nascere diversi gli uni dagli altri, o diversamente abili, possibili bersagli di razzismo e di sofferenze. Che cosa resta davanti alla crudeltà presente nel mondo? Oltre ai peperoni difficili finiti accidentalmente sul pavimento, rimane l’altra faccia della medaglia, il bene. Il bagaglio culturale e il peso di una tradizione millenaria che ci portiamo sulle spalle conduce ognuno di noi ad identificare il bene con qualcosa di non esattamente definito, con un credo filosofico, con Dio, con la verità. Quando si è fragili e distrutti non c’è niente di più gratificante dell’avere una spalla su cui piangere.

Giovanni, il sacerdote, fa questo, confessa i suoi amici, li consola, li assolve da tutti i peccati, appoggiandoli e dando loro un motivo per andare avanti. Maria, la sorella missionaria, sostiene che bisogna agire, che è facile starsene in parrocchia quando là fuori il male dilaga e rade al suolo villaggi e tribù del terzo mondo; per lei conta soltanto l’essere sinceri, il guardare in faccia la realtà, ammettere che nel mondo non esiste solo Dio che è buono, ma anche tanto male. La verità, però, porterà Filippo, il bidello, e Pietro, il bancario spastico, a capire che i loro problemi sono tangibili e irrisolvibili, quindi nella disperazione. Ma se il mondo ha due facce, come la luna, e se una delle due momentaneamente non è visibile, non vuol dire che essa non esista. Una performance coraggiosa nel portare sul palcoscenico temi delicati e complessi quali la religione e gli handicap. Davvero notevole la recitazione di Ugo Giacomazzi, ma non meno degni di lode Anna Della Rosa, Andrea Narsi e lo stesso Rosario Lisma, responsabile di una regia ben strutturata, comica ma anche struggente ed emozionante, grazie al contributo delle atmosfere rese da luci e musica. Oltre la perizia tecnica, resta impressa la morale della storia: per essere buoni amici non c’è bisogno di essere sacerdoti o di sputare in faccia una realtà che ferisce nel profondo. Basta una parola di conforto, un abbraccio, perfino un mentire a fin di bene.

Seravezza – TEATRO DELLE SCUDERIE GRANDUCALI, 2 luglio 2015.

Benedetta Colasanti

PEPERONI DIFFICILI – soggetto e regia: Rosario Lisma; interpreti: Rosario Lisma, Anna Della Rosa, Ugo Giacomazzi, Andrea Narsi; assistente alla regia: Sofia Sironi; scene e costumi: Eleonora Rossi; assistente scene e costumi: Chiara Luna Mauri; luci: Paola Tintinelli, Luigi Biondi; musiche: Gipo Gurrado; produzione: Teatro Franco Parenti in collaborazione con Jacovacci e Busacca.

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