NTFI 2015 – “Potevo far fuori la Merkel, ma non l’ho fatto”, una regia pop che delude se stessa

Debutta al Napoli Teatro Festival la pièce scritta e diretta da Fortunato Cerlino: Potevo far fuori la Merkel, ma non l’ho fatto. Fortunato Cerlino – l’inarrivabile boss Pietro Savastano di Gomorra la serie ­– ci ha abituati alle sue regie teatrali dall’indubbio sapore pop. Sin dal sottotitolo – Stay hungry stay foolish – anche quest’opera, profondamente permeata nella realtà, è tematicamente ed esteticamente pop. L’amara realtà è quella della generazione dei trenta/quarantenni irrisolti, insoddisfatti, inappagati dalla vita e dalla mancanza di aspettative. La generazione che cerca un mondo migliore nella Berlino post muro, in quella capitale ferita che sempre ha saputo rialzarsi e reagire.

Un pezzo di muro, sul quale è simbolicamente incisa la parola Ausgang (uscita), campeggia sulla scena, quasi come fosse un altare.

Il muro, un maxischermo, un salotto, questo è lo spazio scenico attorno al quale gravitano le deprimenti vite dei quattro personaggi: Michele, Modesto, Gloria, Yvonne; personaggi che restano sempre sul palco a far da spettatori anche quando non hanno la parola, e un paio di volte sconfinano scendendo tra il pubblico. La regia – curata da Cerlino e Marcello Cotugno – è netta, precisa, palpabile e scandisce i movimenti dei 4 bravi interpreti (Cesare Bocci, Francesco Montanari, Claudia Potenza, Roberta Spagnuolo); le cui gesta sono sottolineate da musiche originali e luci studiate ad hoc.

Ma nonostante alla base ci siano così tanti elementi positivi lo spettacolo non decolla mai. Restando fermo su sé stesso, non lavorando per sottrazione, ripetendosi annoia lo spettatore sconfinando nella piattezza. L’incalzante ritmo inziale, la tematica attuale, l’immagine pop non si fondono alla perfezione, altrimenti detto la scrittura scenica e la scrittura drammaturgica purtroppo non convergono l’una verso l’altra

Mariarosaria Mazzone

 

POTEVO FAR FUORI LA MERKEL, MA NON L’HO FATTO di Fortunato Cerlino
con Cesare Bocci, Francesco Montanari, Claudia Potenza, Roberta Spagnuolo

regia Fortunato Cerlino, Marcello Cotugno
scene e costumi Maria Teresa Padula
video e foto scenografia Andrea De Fusco
musiche Peppe Bruno
luci Gianluca Cappelletti
produzione NUOVO TEATRO

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