“Negativa”, Baronciani narra il dramma di una fotomodella

Stella è una fotomodella, è una donna bellissima, abituata ad essere abbagliata dai flash, di vestire abiti non suoi, di essere esposta sulle copertine e di avere una facciata pubblica decisamente più importante di quella privata. Persino il suo compagno, che dovrebbe essere il perno della sua esistenza intima, è un fotografo di successo, uno degli uomini che le ha permesso di essere la star dello scatto.

Stella è la protagonista di “Negativa”, un graphic novel denso di pathos, scritto da Alessandro Baronciani ed edito da Bao. A dispetto di altri lavori simili, anche sotto il punto di vista estetico e grafico, “Negativa” si differenzia molto, visto che introduce una serie di inserti cartotecnici, in determinati punti della trama, che permettono di aprire la pagina dell’opera il doppio del normale, enfatizzando alcuni momenti topici della narrazione e permettendo un’immersione più completa e profonda nelle tinte volutamente cupe del racconto.

La vita di Stella non è ovviamente tutta rosa e fiori, visto che la morte di una collega sarà soltanto il primo passo verso un abisso oscuro e spaventoso in cui la protagonista finirà inevitabilmente, ma che svelerà dei retroscena e degli incubi che trasformeranno il luccichio dei riflettori in un’oscurità palpabile.

Lo stile di disegno che fa dei tratti significativi il suo fulcro ben rende l’idea della drammaticità interiore che si respira in molte tavole, donando a “Negativa” il giusto pathos che un’opera di questo genere ha necessità di trasmettere ai propri lettori.

Gaetano Cutri

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