“Murderabilia”, l’umorismo nero di Ortiz per Bao

Malmo ha un nome molto particolare ed è un ragazzo spiantato: non studia, non lavora e non ha nemmeno tanta voglia di cercarlo.

Nonostante viva coi genitori, il bisogno di soldi resta ben presente e decide di cogliere la palla al balzo, in occasione della morte di un parente, per adottare i suoi due teneri gattini, colpevoli di un evento molto particolare: quei due micetti infatti porteranno il giovane protagonista della vicenda a conoscere persone che non avrebbe mai sognato prima di incontrare in vita sua.

Questo è solamente l’incipit di “Murderabilia”, un nuovo lavoro di Alvaro Ortiz pubblicato in un bellissimo albo dalla Bao: sulla copertina appaiono subito i due gatti, veri personaggi chiave del graphic novel, che entreranno a far parte di una collezione tanto macabra quanto prestigiosa.

Il lavoro di Ortiz strizza l’occhio al cinismo più puro, attraverso un tratto semplice ma stuzzicante, in piacevole contrasto con una storia che incarna l’umorismo nero per eccellenza in ogni vignetta.

La storia scorre in modo fluido, accompagnando il lettore nei meandri della mente umana che può arrivare a sottolineare la solitudine con abitudini fuori dal comune, ma mettendo sotto i riflettori anche dei temi importanti come il folklore, il finto perbenismo, lo spirito di adattamento e il rispetto dell’altro.

Murderabilia” si illumina pagina dopo pagina con una serie di colpi di scena di grande effetto che forse difficilmente si potrebbe pensare di trovare in un lavoro simile, ma ciò non fa altro che manifestare ancora una volta l’estro creativo di un valido esponente del fumetto spagnolo come Ortiz che riesce a condensare una matita con uno stile personalissimo a vicende semplicemente appassionanti con grande maestria.

Gaetano Cutri

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