“L’enigma del sarcofago”, misteri ed indagini tra Italia e Germania

sarcTutto è nato quando Dan Brown ha deciso di poggiare i suoi polpastrelli su una tastiera e di dar vita a quello che sarebbe poi stato il suo romanzo di maggior successo, quel “Codice Da Vinci” che ha avuto un successo così grande da essere stato trasposto anche sul grande schermo.

Da quel momento in molti ci hanno provato a seguire la scia di quel best-seller ponendo al centro dell’attenzione misteri e location evocative, personaggi carismatici ed un bagaglio di fili rossi ammassati che si dissipano, come di consuetudine, soltanto nelle pagine finali.

Vagamente su questo filone si assesta anche “L’enigma del sarcofago”, opera di Maria Roccasalva edita da Tullio Pironti Editore che mette al centro dell’attenzione proprio l’elemento del titolo, un misteriosissimo sarcofago che porta dietro di sé una scia di misteri e di morti più o meno inspiegabili legati alla risoluzione dell’enigma che lo avvolge.

I personaggi disegnati da Maria Roccasalva hanno un discreto spessore e dei pensieri spesso un po’ contorti, tanto da rendere non esattamente scorrevolissime alcune delle pagine del romanzo. Molto interessanti le analisi delle location prese in esame, da luoghi italiani a terre tedesche, creando dei veri e propri quadri dipinti con la presenza d protagonisti impelagati nelle vicende raccontate e dunque lì ambientate.

Come già preannunciato nella seconda di copertina, la narrazione un po’ intricata in alcuni punti ha un certo sapore di sceneggiatura, lasciando al lettore una visione cinematografica più che d’immaginazione come con un classico libro, elemento che potrebbe essere il valore predominante ed inedito di un thriller che ricalca troppo molti altri “colleghi cartacei” e che per questo non brilla eccessivamente di originalità.

Gaetano Cutri

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