“La complicità della notte”: il nuovo libro della scrittrice napoletana Concetta Coccia

Si è tenuta domenica 7 febbraio, nella splendida cornice del complesso turistico Averno “Damiani” a Pozzuoli (Na), la presentazione del nuovo romanzo di Concetta Coccia dal titolo “La complicità della notte“, edito dalla Compagnia dei Trovatori. L’evento è stato allietato dalle note del Trio Agorà: al violino Ciro Formisano, al pianoforte Lucia Pascarella ed il Soprano Maria Antonucci.

Concetta CocciaLa scrittrice napoletana, docente di lingua e letteratura inglese, esordì nel mondo narrativo nel 1992 con “Fiori di campo“, una raccolta di racconti, ed oggi è al suo settimo libro; nella sua carriera di scrittrice ha vinto anche prestigiosi premi letterari ed ha collaborato con diverse riviste italiane in qualità di redattrice, prima, e traduttrice, poi.

Nella prefazione di Piero Antonio Toma si mette in evidenza come l’attaccamento alla famiglia diviene l’elemento costituente di tutto il romanzo e vi si riconduce con un’etica dei sentimenti che fa da vero e proprio timone. “E così il piano e condiviso narrare dell’autrice sembra voler erigere un argine ad un mondo che sta mutando repentinamente sotto i nostri occhi (…) ” conclude così il giornalista.

La Coccia, in un’intervista, ha detto: “l’ispirazione al mio libro me l’ha data proprio la notte, soffrendo di insonnia. In quelle ore l’anima è più pulita ed il pensiero più profondo e mi sono resa conto come ad un certo punto la famiglia, di cui parlo nel romanzo, non è coesa perché non c’è più dialogo. Il padre sente il bisogno di parlare solo quando è in fin di vita. Su questo punto il mio libro è provocatorio, mi interrogo insomma sulla necessità di arrivare a questo punto, quello della morte, per parlare e potersi intendere, si potrebbe iniziare questo percorso tempo prima. Io penso che la comunicazione sia un fatto essenziale per ogni rapporto“.

La scrittrice ricorda uno dei suoi racconti a cui è molto legata, “Il silenzio di Chantal” pubblicato nel 2010 e vincitore del premio internazionale “Il Litorale”, perché, come anche altri suoi testi, al suo interno c’è un percorso psicologico ma, in questo caso, il romanzo esce un po’ dagli schemi.

C’è sempre un ritrovarsi nei libri, c’è sempre qualcosa di vissuto a livello personale“.

 

 

Alessia Coppola

Share the Post:

Leggi anche