La 33a edizione del Torino Film Festival dal 20 al 28 novembre

Quattro film italiani in concorso per l’edizione di quest’anno, dedicata a Orson Welles per il centenario della nascita e nel trentennale della morte.

In programma, quest’anno, 158 lungometraggi – tra cui 47 opere prime o seconde per dare conferma della predilezione della manifestazione verso la scoperta di giovani talenti del cinema contemporaneo – 15 mediometraggi, 32 cortometraggi, 50 anteprime mondiali e 71 anteprime italiane.

Tra i film in concorso si segnalano gli italiani Colpa del comunismo di Elisabetta Sgarbi, I racconti dell’orso di Samuele Sestrieri e Olmo Amato, Lo scambio di Salvo Cuccia e Mia madre fa l’attrice di Mario Balsamo.

Il festival inaugura con la proiezione, in anteprima, del film Suffraggette di Sarah Gavron interpretato da Carey Mulligan, Helena Bonham-Cartier e Meryl Streep, in uscita a marzo 2016. Tra le altre opere inedite in Italia che esprimono il meglio della produzione cinematografica internazionale, la sezione propone titoli come Sunset song di Terence Davies, The dressmaker di Jocelyn Moorhouse interpretato da Kate Winslet, l’autobiografia di Alan Bennett in The lady in the van di Nicholas Hytner e La felicità è un sistema complesso di Gianni Zanasi.

Chiara Francini sarà la madrina di questa edizione e il Premio Cipputi, in occasione del suo ventennale, assegnerà quest’anno un riconoscimento alla carriera a Francesca Comencini.

Suffragette di Sarah Gavron (UK, 2015)

"Suffraggette" di Sarah Gavron
“Suffraggette” di Sarah Gavron

Ambientato nel 1912 e scritto da Abi Morgan (l’autrice di The Iron Lady, Shame e Brick Lane, il film d’esordio di Sarah Gavron), Suffragette descrive le condizioni di vita e di lavoro delle donne londinesi agli inizi del Novecento, le lotte delle suffragette e le persecuzioni di cui furono vittime.

Al centro del terzo film della giovane regista inglese ci sono le vicende della lavandaia Maud (interpretata da Carey Mulligan), giovane madre di famiglia dell’East End londinese,della farmacista Edith, che fabbrica bombe in casa (Helena Bonham Carter) e della proletaria Violet (Anne-Marie Duff).

Meryl Streep, in una partecipazione speciale, interpreta Emmeline Pankhurst, l’attivista britannica che nel 1903 fondò l’Unione sociale e politica delle donne (Women’s Social and Political Union) dando così una spinta fondamentale al diritto delle donne al voto politico, il “suffragio”, concesso fino ad allora solo agli uomini.

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