Il Teatro Kismet rielabora Futuri possibili con il cartellone della nuova stagione 2015-16

E’ stata presentata venerdì 4 settembre al Comune di Bari la prima stagione del neonato Consorzio Teatri di Bari – che unisce Teatro Kismet e Teatro Abeliano – intitolata Futuri possibili.

 

Parte giovedì 22 ottobre la nuova stagione del Teatro Kismet di Bari con Abramo di Ermanno Bencivenga, adattato e diretto da Teresa Ludovico – direttore artistico del Kismet – che presenta un Abramo quale maschera delirante e allo stesso tempo grottesca, vittima della sua visione ottusa, sommersa da un ammasso di macerie. Il 5 e 6 ottobre, Antonio Latella porta in scena MA – la drammaturgia è affidata a Linda Dalisi – un lavoro ispirato alla figura della madre nell’opera di Pier Paolo Pasolini. Filo conduttore dello spettacolo è l’immagine forte della procreatrice che compone parole e pensieri, compie gesti. Latella, attraverso la figura di uno dei più intensi e complessi poeti del ‘900, parla al pubblico della Madre, intesa qui anche come Madre-Scrittura, in cui il pensiero non finisce mai di rinnovarsi e la parola diventa un’arma da usare nella lotta della vita quotidiana. Andrea Adriatico presenta lo spettacolo Jackie e le altre, dell’autrice austriaca Premio Nobel per la Letteratura nel 2004 Elfriede Jelinek. La pièce, attraverso un testo che assomiglia ad un fiume debordante di parole, porta a galla la storia di Jacqueline Kennedy e del suo rapporto con il presidente, dei segreti delle scappatelle di questi con l’icona Marilyn Monroe, sullo sfondo di un’America in continuo cambiamento. E’ di Lello Tedeschi invece la regia – in collaborazione artistica con Piera Del Giudice – dello spettacolo Medea – è una commedia il mio spettacolo. La performance si incentra sulla controversa figura di Medea, tra efferatezza e sussulti legati al suo destino. Tre saranno le donne sul palcoscenico, che a turno riveleranno la triste sorte della donna, sposa e madre assassina dei propri figli.

Si intitola Inverno il lavoro di Jon Fosse, adattato e diretto da Vincenzo Manna, in cui si ripercorre l’incontro-scontro tra due donne agli antipodi – una giovane prostituta senza futuro e una borghese che passa molto tempo lontana dal marito e dai figli – nelle zone cupe della metropoli, luoghi dove le protagoniste possono sentirsi sé stesse. Da qui nascerà un’intensa e tragica storia d’amore, nel tentativo di fuggire da una vita alienante e non autentica. Christian Di Domenico interpreta la sua opera U Parrinu – La mia storia con Padre Pino Puglisi, il progetto teatrale sul sacerdote siciliano ucciso dalla criminalità organizzata.

Arturo Cirillo torna al Kismet con la regia di Chi ha paura di Virginia Woolf?, testo considerato il capolavoro di Edward Albee, in cui i protagonisti, Martha e George, dopo aver invitato a cena una giovane coppia, trasformano presto la serata in un gioco della verità – tra battute serrate e ciniche riflessioni sulla nostra cultura – dove tutti i personaggi sono allo stesso tempo vittime e carnefici. La compagnia La luna nel letto, insieme all’Associazione Tra il dire e il fare, presenta invece, per questa stagione 2015-16, L’abito nuovo, spettacolo sintesi della collaborazione tra Eduardo De Filippo e Luigi Pirandello. Partendo dall’omonima novella dello scrittore siculo, Eduardo ha lavorato alla figura del protagonista, Michele Crispucci, uomo dalle umili origini che non accetta la sorte a lui destinata.

Licia Lanera e Riccardo Spagnulo portano in scena Have I none, pièce del drammaturgo inglese Edward Bond, ambientata nel 2077, in un mondo dove ogni riferimento al passato è stato abolito e gli estranei suscitano terrore. Della coppia Lanera/Spagnulo sono presenti inoltre à l’affiche le opere Duramadre, Lo splendore de supplizi e Blue Bird Bukowski.

Il Premio Ubu Saverio La Ruina, nel suo ultimo lavoro Polvere. Dialogo tra uomo e donna, catalizza tutta la sua attenzione invece sulla figura maschile, spesso causa del problema della violenza sulle donne. L’analisi parte da quel momento impalpabile subìto prima ancora della violenza, un momento di umiliazioni e piccoli sgarbi. Enrico Ianniello analizza la vita di quattro uomini falliti che giocano a carte e decidono di rischiare tutto per cambiare le cose in I giocatori di Pau Mirò. La pièce di Arthur Schnitzler Il ritorno di Casanova, adattata e diretta da Federico Tiezzi, presenta al pubblico un non più giovane Casanova, stanco della sua frenetica vita passata e con l’unico desiderio di tornare a Venezia. Ma l’incontro con una giovane ragazza riaccenderà la sua passione, subito smorzata dall’indifferenza di lei.

Scannasurisce è invece lo spettacolo di Enzo Moscato, per la regia di Carlo Cerciello, in cui si racconta di un personaggio ambiguo che vive in una stamberga insieme ai topi – i surici, appunto, metafora dei napoletani – e ai fantasmi delle leggende metropolitane partenopee. La Compagnia del Sole – in collaborazione artistica con Marinella Anaclerio – presenta I numeri dell’anima, una lezione ironica e brillante, una nuova versione del dialogo MENONE sulla possibilità di insegnare la virtù, alla quale lo spettatore parteciperà in maniera diretta.

E poi ancora Strindberg, Paolocà, Tonio De Nitto, i Maniaci D’Amore, e altri ancora saranno i grandi nomi che attendono il pubblico del Teatro Kismet per questa stagione 2015-2016.

 

Alessandra Lacavalla

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