Il teatro e la città: qui il programma del Sistema Garibaldi di Bisceglie

Si aspetta giovedì sera, 17 dicembre, per il secondo appuntamento con la nuova stagione del Teatro Garibaldi di Bisceglie.

 

Il terzo atto de Il Teatro e la città – intitolato L’appuntamento, per l’idea secondo la quale, quello con il Teatro Garibaldi è diventato ormai un vero e proprio rendez-vous fisso – porta a compimento il percorso di costruzione del Sistema Garibaldi, cominciato alcuni anni fa. E questa nuova stagione, forte dell’impegno dell’Amministrazione Comunale a far diventare il suo teatro un polo culturale aperto, consta del supporto del Teatro Pubblico Pugliese che ha avviato un esperimento nell’esercizio di un nuovo ruolo. Il cartellone è stato anticipato da un prologo dedicato ai prodotti del nostro territorio: i frutti della terra e l’olio. Si intitolava infatti Il Prologo dell’Ulivo e della Terra, l’appuntamento che ha permesso al pubblico di conoscere, o meglio ri-conoscere, alcuni spazi tipici della tradizione biscegliese, tra cui i vecchi frantoi e le vecchie Segherie Mastrototaro.

Lunga è la lista degli spettacoli à l’affiche per quest’anno: si parte con la prosa e una rassegna sul teatro di Napoli, per proseguire con uno spazio dedicato alla danza con “Prospettiva Nevskij”; grandi appuntamenti anche con il teatro dei ragazzi e con la rassegna “Effetti collaterali”, nei frantoi della città. Poi ancora musica e speciali ospitalità. L’inaugurazione della stagione ha visto salire sul palcoscenico Isa Danieli e Lello Arena, insieme nello spettacolo Sogno di una notte di mezza estate di Ruggero Cappuccio – liberamente ispirato all’opera di Shakespeare – che ha trasformato la scena in una specie di grande e onirico carillon.

Il 17 dicembre invece, sarà la volta di Giuliana De Sio con Notturno di donna con ospiti, di Annibale Ruccello, per la regia di Enrico Maria Lamanna. Il testo accompagna lo spettatore nella scoperta della vita di periferia, tra violenza e tenerezza, riso e pianto, per mettere a nudo la poliedricità dei sentimenti umani. Sempre nell’ambito della rassegna incentrata su Napoli, andrà in scena L’abito nuovo – di Luigi Pirandello ed Eduardo De Filippo, regia, scene e luci di Michelangelo Campanale – dove si racconta di quel limbo tra il conformismo e la trasgressione. Il protagonista vive con la paura di essere etichettato come conformista, ma allo stesso tempo non riesce a trasgredire fino in fondo. Sarà poi Tony Laudadio con Dolore sotto chiave – due atti unici di Eduardo De Filippo, per la regia di Francesco Saponaro – ad andare in scena il 28 gennaio. Attraverso il testo, il grande maestro del teatro napoletano dà dimostrazione di come i buoni sentimenti diventino armi improprie per dissimilare la predisposizione al controllo sull’altro. A febbraio, il Centro Teatrale Bresciano – le Belle Bandiere proporrà la pièce Svenimenti – un vaudeville, dove atti unici, lettere e racconti di Anton Cechov si intrecciano nella scrittura per permettere l’incontro finale con l’autore – regia di Elena Bucci, con la collaborazione di Marco Sgrosso. Il Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano presenterà Due donne che ballano, con Maria Paiato e Arianna Scommegna – dirette da Veronica Cruciani – che interpretano i ruoli di una donna anziana e della sua nuova badante: le due si detestano per le similitudini che si vanno profilando nei loro caratteri a mano a mano che imparano a conoscersi e a diventare, nella solitudine delle loro vite, essenziali l’una all’altra. A marzo, Silvio Orlando riporterà in scena il suo spettacolo La scuola – per la prima volta a teatro nel ’92, poi portato sullo schermo nel ’95 da Daniele Luchetti, qui regista – pièce incentrata sulla vita quotidiana degli insegnanti, le loro frustrazioni, gli amori dettati dal ciclo scolastico. Sabrina Impacciatore sarà invece Venere in pelliccia, insieme a Valter Malosti, che qui firma anche la regia. L’opera di Davis Ives, pluripremiata a Broadway, racconta la storia di un regista alla disperata ricerca di una interprete femminile per il ruolo principale del suo nuovo lavoro. Si imbatte in Vanda: seguirà uno scambio elettrizzante di ruoli in cui la distinzione tra vittima e carnefice si assottiglierà sempre più.

Intenso è anche il Focus sulla danza, in collaborazione con Compagnia Menhir, Inmotion Events, Compagnia Zappalà Danza, Centro Coreografico Nazionale di Catania, Compagnia Qualibò, Koreoproject, Arte & Balletto, Liceo Coreutico Leonardo da Vinci. Per questa nuova stagione, agli spettacoli è associato un percorso formativo di livello nazionale intitolato Libero Corpo: una formazione alla danza contemporaneo di grado superiore e avviamento alla professione. Il progetto, sostenuto dal Teatro Pubblico Pugliese, presenterà un prologo e diversi spettacoli, in scena ad aprile. Il pubblico potrà così assistere a Etra, rassegna delle scuole di danza del territorio, a cura di Roberto Vitelli. Seguirà poi Pa I Ethos, lavoro del coreografo di origini tibetane Sang Jijia – la danza sarà affidata al Spellbound Contemporary Ballet – che affonda le radici nel pensiero orientale, senza tralasciare la nuova ricerca europea. La Compagnia Menhir porterà il scena la performance Trilogia – ispirata alle opere di Shakespeare Romeo e Giulietta, La Tempesta e Macbeth – con la coreografia di Giulio De Leo. Poi la Compagnia Virgilio Sieni con Quintetti sul nero, una coreografia di Virgilio Sieni – direttore della Biennale di Venezia per la Danza e del Centro Coreografico Nazionale di Firenze – che esplora il concetto di sospensione e gravità, alla ricerca del continuo equilibrio.

La sezione musica porterà il pubblico a teatro con Beatrice, Ludovica e Vincenzo Rana in concerto; Scanzonati, con David Riondino, Gabriele Mirabassi al clarinetto, Nando Di Modugno alla chitarra e Pierluigi Balducci al basso; Voci, un progetto con Erica Mou e Orelle, un’artista già affermata e una in ascesa; Mater Dolorosa, Stabat in nove quadri su laudi dialettali pugliesi, musiche di Vincenzo Matropirro.

E ancora nomi e progetti importanti: Giorgio Pasotti, Angela Iurilli, Daria Paoletta, Enrico Messina, Os Argonautas, Giuseppe Semeraro, Compagnia CREST, Damiano Nirchio, Barabao Teatro, e numerosi altri ancora.

Un cartellone tutto da seguire. Un appuntamento fisso con la bellezza, in tutte le sue forme.

 

Alessandra Lacavalla

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