“Il Principe e la Sarta”, un bellissimo messaggio sociale

La giovane Frances è una ragazza piena di sogni e di speranze. La sua vita trascorre turbolenta all’intero di un umile negozio di sartoria, in cui lei è una delle tante operaie intente a cucire abiti tradizionali che non soddisfano la sua voglia di stupire e di dare spazio alla propria fantasia.

Un bel giorno, in sartoria arriva una giovane damigella che, stanca della vita di corte e dei continui balli, richiede un abito fuori dal comune: in una giornata caotica, sarà proprio Frances l’incaricata a soddisfare le richieste della damina, ma senza supervisione la fantasia arriverà un po’ troppo lontano per un ballo in pompa magna.

Un vestito troppo sopra le righe spargerà umiliazione, ma anche l’interesse di una persona misteriosa che andrà a rivoluzionare di lì in avanti la vita della giovane sarta con una spiccata creatività lontana anni luce dal retrogrado tempo in cui vive.

Questa a grandi linee è solo l’inizio de “Il principe e la sarta”, un delizioso graphic novel scritto da Jen Wang e pubblicato da Bao Publishing, un vero e proprio inno alla diversità e alla libertà.

La storia si sviluppa in modo davvero semplice e coinvolgente, tanto da poter rapire il lettore al punto di terminare la storia in un’unica avvincente lettura, curioso di sapere come la vicenda possa concludersi e sorprendendosi per un finale che lascia il cuore aperto alla speranza.

Il principe e la sarta” strizza l’occhio ad una pellicola speciale giunta sul grande schermo negli ultimi anni (che è meglio non citare per non spoilerare troppo), infatti per molti versi potrebbe sembrare quasi un omaggio fortissimo, pur avendo come protagonista una figura del tutto inedita come quella della sarta.

Una Cenerentola dei giorni nostri, si potrebbe dire, un racconto ben disegnato e col sapore di una favola che rapisce e conquista grazie alla sua semplicità e al fortissimo messaggio di rispetto e di civiltà che anche un graphic novel può dare attraverso una storia infinitamente genuina e dal grande valore sociale.

Gaetano Cutri

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