Il Giffoni Experience nel giorno di apertura spicca il volo!

Planes 2

Il Giffoni Film Festival inaugura la sua 44° edizione con l’anteprima italiana di Planes 2 – Missione Antincendio. La pellicola Disney (in uscita nelle sale il 28 agosto) è stata presentata dal produttore Ferrell Barron, insieme al regista Bobs Gannaway al vaglio dei giovani giurati, entusiasti dell’atmosfera creatasi attorno all’evento. Alla fantasia degli aeroplani Disney, si è accompagnata una spettacolare realtà: ha sorvolato il cielo azzurro e soleggiato di Giffoni Valle Piana la pattuglia acrobatica italiana WeFly! Questa Pattuglia, composta da soli piloti disabili – e ciò la rende unica al mondo – ha colorato col tricolore il cielo al loro passaggio. Una volta atterrati, i piloti hanno spiegato ai ragazzi attenti e meravigliati come la tenacia, il coraggio e il loro essere “Be Defferent” abbiano rappresentato per loro un giovamento, nonostante una condizione fisica svantaggiosa. Anche se, come sottolinea il giornalista Pino Di Feo, portavoce della pattuglia: “Si può essere diversi in tanti modi: nel camminare, nel vestire, nel ragionare. La diversità, tuttavia, non implica una differenza sostanziale».

Pif

La kermesse ha proseguito poi con l’inaugurazione del Blue Carpet; a dare l’avvio è stato il fresco vincitore di due David di Donatello per “La Mafia Uccide Solo d’Estate”: Pif. L’esordiente regista, dopo aver corso su di una bici lungo il Blue Carpet, firmando autografi e scattandosi Selfie con i fan, ha poi proseguito con l’attesissima conferenza con i giurati, i quali lo hanno stupito per la complessità delle loro domande. Infatti, ha ammesso: “Mi aspettavo che mi chiedessero com’è stato baciare la Capotondi”.
All’interno della sala, gremita, l’aria è colloquiale e amichevole, Pif mette a proprio agio i giurati (o, vista la difficoltà delle domande, è il contrario). Tuttavia, Il tema trattato (la mafia), è serio e Pif torna a trattare il problema: “E’ che abbiamo aspettato due stragi incredibili e violente come quelle (Falcone e Borsellino ndr) prima di arrabbiarci. La ribellione del palermitano doveva avvenire già con Boris Giuliano. Infatti questo è un invito che vi faccio: non aspettate la tragedia per arrabbiarvi, arrabbiamoci un po’ prima, non deve scapparci il morto per indignarsi. Quello che vi invito a fare è di individuare i vostri eroi prima che sia la mafia ad indicarveli”.
Sebbene Pif abbia già un bagaglio di esperienze notevole alle spalle, le difficoltà per la realizzazione del film non sono mancate: “Entravo in paranoia quando dovevo filmare un dettaglio” e continua “Per settimane non ho dormito perché temevo che le immagini di repertorio del funerale di Dalla Chiesa e della scorta di Paolo Borsellino, dovendo mixarle con immagini di fiction, non venissero bene, soprattutto con i mezzi che avevamo”.
Per sua stessa ammissione, dopo i numerosi elogi ricevuti per l’opera, afferma che il successo non l’ha cambiato: “sto attento a togliermi la forfora dalle spalle e a provare a stirarmi le camicie”. Benché “La Mafia Uccide Solo d’Estate” sia uscito recentemente, Pif non perde tempo e non si crogiola negli elogi annunciando: “incomincio a lavorare al secondo film e spero di mantenere la stessa naturalezza, essere il più spontaneo possibile”. Promette, infine, di presentarlo al Giffoni Film Festival perché “venire a Giffoni, fa bene all’ego” provocando l’allegra risata dei suoi giovani interlocutori. Ti aspettiamo Pif.

Dario Cerbone

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