“Il Diario di Mariapia” prende vita nelle mani di Fausto Paravidino

Maria Pia Cristofolini era un medico fino a quando non si è trasformata in paziente a causa di un tumore. Maria Pia era anche la madre di Fausto Paravidino, autore e regista dello spettacolo “Il Diario di Mariapia” in scena fino al 25 gennaio al Teatro dell’Orologio.

Contrariamente da quanto ci si possa aspettare con questa premessa, la pièce non ha toni patetici o drammatici ma anzi riesce ad essere comica trattando della vita di una famiglia normale che viene modificata a causa della malattia per “diventare subito quotidianità”.

Paravidino e Iris Fusetti sono fratello e sorella, sono amanti, sono un giovane neurochirurgo ed un’oncologa, sono il fratello di Mariapia e la voce narrante. Monica Samassa è la protagonista della storia.

Mariapia è costretta all’immobilità a causa della malattia ed è sopraffatta dalla fatigue ovvero da un senso di spossatezza che le impedisce di compiere anche il minimo gesto ma, su consiglio dell’oncologa Varesi, decide di tenere un diario per potersi rendere utile come medico anche negli ultimi momenti di vita.

Così comincia una raccolta di riflessioni e pensieri di una donna che inizialmente non percepisce altro che “un mare di ovatta” in cui non si distingue nulla ma da cui successivamente emergono piccoli momenti di vita quotidiana che regalano serenità nella degenza ospedaliera.

La scenografia è simmetrica e lineare, riproduce il bianco tipico delle stanze degli ospedali su cui vengono proiettate alcune immagini, al centro su una struttura circolare la sedia su cui è costretta Mariapia e davanti un corridoio utile come spazio in cui avvengono i cambi di personaggio e i racconti della voce narrante.

Quello che più colpisce è l’alternarsi di risate e lacrime che coinvolgono lo spettatore durante la messa in scena come durante la vita. Il Diario di Mariapia è un esempio di come il teatro sia terapeutico e permetta di superare anche “la resa nel senso di passività” causata dall’avvicinarsi della morte.

Credo di dover ringraziare Paravidino per aver avuto il coraggio e la forza di affrontare l’occulto tema della morte con lo spirito di chi ne ha provato da vicino l’esperienza ed eppure non ha scelto la strada della tragedia per rappresentarla.

Roma, teatro dell’Orologio, 13 gennaio 2015

Erika Morbelli

IL DIARIO DI MARIAPIA

con Iris Fusetti, Fausto Paravidino, Monica Samassa

testo e regia Fausto Paravidino

scene Laura Benzi in collaborazione con Lucia Giorgio

costumi Sandra Cardini

produzione Nidodiragno

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