Il cielo non è un fondale

“Il cielo non è un fondale” e noi tutti abbiamo bisogno di calore e vicinanza

Al Teatro Fabbricone di Prato l’ottimo spettacolo di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini che indaga l’urbanizzazione dei paesaggi e dei modi di vivere.

Il-cielo-non-è-un-fondale-DariaDeflorian-FrancescoAlberici©GiorgioTerminiÈ un impatto altamente emozionale quello provato dal pubblico che si è recato al Teatro Fabbricone di Prato per assistere allo spettacolo “Il cielo non è un fondale” di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini. Ad accoglierlo un enorme spazio vuoto definito nei suoi tratti essenziali da un contrasto di luci e di ombre, che ha contribuito a creare un ambiente interamente giocato sulla scala dei grigi. Un ambiente apparentemente neutro, ma che ha assunto un densissimo valore simbolico grazie sia alla recitazione degli attori – già in scena mentre gli spettatori si accomodavano in sala – sia a un ‘fondale’ mobile, che veniva spostato sulla scena per delimitare spazi più mentali che fisici. Una recitazione apparentemente spontanea e colloquiale, e invece fatta di gesti precisi e di un profondo dialogo tra parola e silenzio, fortemente fisica, con equilibri perfetti e altrettanto perfetta sintonia tra i quattro attori. Certo uno spettacolo non facile e che ha richiesto una costante attenzione, ma che ha ripagato grazie a un profondo coinvolgimento.

Lo spettacolo impone infatti di lasciarsi pervadere da emozioni viscerali che chiamano in causa le nostre chiusure, le nostre angosce e solitudini, il problematico rapporto con l’altro e con il mondo esterno. Il lavoro dei quattro performer parte infatti da un’osservazione di Albert Camus secondo cui siamo troppo inclini a scambiare la nostra vita interiore per la nostra vita di interni. Sotto indagine viene dunque messa la nostra condizione urbana sottolineando un complesso problema ecologico, etico e collettivo: l’urbanizzazione dei paesaggi e dei modi di vivere. Il rapporto tra l’individuo e il paesaggio, fra l’interiorità del soggetto e l’ambiente in cui essa si colloca, fra i labirinti della mente e la geografia della nostra quotidianità, viene ripercorso per svelare il profondo bisogno di calore umano della nostra società, simbolicamente rappresentato dai termosifoni bianchi che invadono il palcoscenico. Un arredo urbano che dona calore alle nostre piccole e grandi solitudini.

Prato – TEATRO FABBRICONE, 8 febbraio 2017

Lorena Vallieri

IL CIELO NON E’ UN FONDALE di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini

Interpreti: Francesco Alberici, Daria Deflorian, Monica Demuru, Antonio Tagliarini.

Testo su Jack London: Attilio Scarpellini; assistente alla regia: Davide Grillo; disegno luci: Gianni Staropoli; costumi: Metella Raboni; costruzione delle scene: Atelier du Theatre de Vidy; direzione tecnica: Giulia Pastore; accompagnamento, distribuzione internazionale: Francesca Corona; organizzazione: Anna Damiani; produzione: Sardegna Teatro, Teatro Metastasio di Prato, Emilia Romagna Teatro Fondazione in coproduzione con: Odéon – Théâtre de l’Europe, Festival d’Automne à Paris, Romaeuropa Festival, Théâtre Vidy-Lausanne, Sao Luiz – Teatro Municipal de Lisboa, Festival Terres de Paroles, théâtre Garonne, scène européenne-Toulouse e con il sostegno di Teatro di Roma in collaborazione con Laboratori Permanenti / Residenza Sansepolcro, Carrozzerie NOT / Residenza Produttiva Roma, fivizzano27 / nuova script ass. cult. Roma.

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