Goran Bregovic in concerto a Firenze con “Three Letters from Sarajevo”

Al Teatro Obihall la nuova creazione dell’artista bosniaco.

Cinque anni dopo l’album Champagne for Gypsies, Goran Bregovic fa tappa a Firenze, il 5 febbraio al Teatro Obihall, per presentare il suo ultimo lavoro, “Three Letters from Sarajevo”, incentrato sul tema della diversità religiosa e della coesistenza pacifica. Il suo si preannuncia un tour teatrale che lo vedrà sul palco accompagnato da un’orchestra di 19 elementi, insieme a una band gitana di fiati, un sestetto di voci maschili, un quartetto d’archi e le voci bulgare di Ludmila Radkova Trajkova e Daniela Radkova Aleksandrova.

Ormai Goran Bregovic è un musicista aficionado del nostro Paese, in cui torna a suonare sempre più spesso. Anche in questo inizio di febbraio è arrivato nel capoluogo fiorentino insieme all’allegra compagnia che lo segue in giro per il mondo, portando con sé il melting pot che prova a raccontare nel nuovo album, che insieme ai cavalli di battaglia della sua corposa discografia, saranno al centro dello spettacolo. “Three Letters from Sarajevo” è la storia di una grande città con le sue tante credenze, identità e, inevitabilmente, con i suoi complessi paradossi. Sarajevo rappresenta, dunque, la metafora dei nostri tempi, un luogo dove un giorno si vive da buoni vicini e il giorno dopo ci si fa la guerra.

Questo nuovo disco ha visto la partecipazione di voci meravigliose ed esplosive tra cui: Bebe, Riff Cohen, Rachid Taha e Asaf Avidan, tutti musicisti poliedrici e capaci di combinare insieme una grande varietà di stili e tecniche senza perdere la propria identità. L’arma vincente di Goran Bregovic è, infatti, la sua attitudine a mescolare sonorità diverse, dalla fanfara tzigana a polifonie tradizionali bulgare, fino al sax e alle percussioni tradizionali, tutto in linea con le feste gitane che riesce a dar vita ogni volta che si esibisce. I suoi concerti si configurano come veri e propri viaggi adrenalinici fra Bartok e Jazz, ritmi folk slavi, melodie turche, polifonie sacre ortodosse e pop contemporaneo. Uno stile, il suo, universale e prorompente, e proprio con il suo ‘mestiere da gitano’ è riuscito ad unire frontiere e confini che solo la musica sa aggregare.

Firenze – TEATRO OBIHALL, 5 febbraio 2018.

Mara Marchi

GORAN BREGOVICBand Gitana di fiati: Muharem Redžepi, Bokan Stankovic, Dragic Velickovic, Stojan Dimov, Aleksandar Rajkovic, Glockenspiel Milos Mihajlovic; Voci Bulgare: Ludmila Radkova Trajkova e Daniela Radkova Aleksandrova; Sestetto di voci maschili: Dejan Pesic, Ranko Jovic, Milan Panic, Aleksandar Novakovic, Dusan Ljubinkovic e Sinisa Dutina; Quartetto d’archi: Ivana Matejic, Bojana Jovanovic Jotic, Sasa Mirkovic e Tatjana Jovanovic Mirkovic.

Foto di: Roberto Panucci

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