Emilio Solfrizzi, “Sarto per signora”

Dalla Parigi di fine Ottocento al fiorentino Teatro della Pergola del secondo millennio.

In occasione della stagione teatrale 2015-2016, Valerio Binasco porta al Teatro della Pergola di Firenze un adattamento di “Sarto per signora” (“Tailleur pour dames”), commedia teatrale di Georges Feydeau andato in scena per la prima volta nel 1886 al Théâtre de la Renaissance di Parigi. Per questa nuova versione italiana, nel ruolo del protagonista, l’attore di fama Emilio Solfrizzi.

Scenografie e costumi rievocano un passato più prossimo di quanto sembra. Ogni personaggio si distingue dall’altro, nel vestiario, nel modo di muoversi e di parlare. A volte possiamo immaginare di essere stati catapultati nella Parigi di più di un secolo fa, quando apparenza e riservatezza dovevano rimanere nettamente separate, ma molti elementi rimandano alla vita di ogni giorno del nostro presente, specialmente in conseguenza ad alcune battute di Solfrizzi, che almeno una volta avremmo sentito nella nostra everyday life. Il risultato finale è, in ogni caso, una risata. L’adattamento di una pièce teatrale che all’epoca risultava sicuramente nuova, divertente, e anche un pizzico scandalosa, deve, del resto, fare il medesimo effetto per un pubblico molto più giovane di quello ottocentesco. L’esagerazione del comico, visibile in particolar modo in alcuni personaggi come il maggiordomo Stefano e il signor Aubin, che sembrano provenire dal mondo dei cartoni animati, sembra servire a mantenere vigile la consapevolezza di essere a teatro, luogo per eccellenza in cui provare emozioni, luogo dalla forte valenza sociale e antropologica, ricchezza intangibile che anche gli uomini del secondo millennio non dovrebbe sminuire o dimenticare.

Firenze – TEATRO DELLA PERGOLA, 29 dicembre 2015.

Benedetta Colasanti

SARTO PER SIGNORA – Soggetto: Georges Feydeau; traduzione, adattamento teatrale e regia: Valerio Binasco; interpreti: Viviana Altieri, Anita Bartolucci, Barbara Bedrina, Fabrizio Contri, Cristiano Dessì, Lisa Galantini, Simone Luglio, Elisabetta Mandalari; scene: Carlo De Marino; costumi: Sandra Cardini; musiche: Arturo Annecchino; luci: Pasquale Mari; produzione: Roberto Toni per ErreTiTeatro30.

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