Arriva in libreria “PLASTICA” Storia di Donato Chirico

c79af025-1e5b-4f8a-9616-cf2d7c82aa67In libreria “Plastica. Storia di Donato Chirico operaio petrolchimico” di Rosangela Chirico, edito dalla casa editrice Kurumuny.

Prefazione di Mario Desiati
Postfazione Cecilia Mangini

Plastica è un percorso a ritroso nella vita lavorativa di Donato Chirico, padre dell’autrice e operaio petrolchimico e allo stesso tempo un’indagine sulla Montecatini, a partire da quando era un’azienda chimica italiana di notorietà mondiale. È un saggio d’inchiesta, atipico nel suo genere perché c’è una dimensione privata e molto intima che l’autrice generosamente offre al lettore come una testimonianza.

Plastica è, dunque, la storia di una famiglia operaia, in particolare di un padre e una figlia, della malattia che porterà alla morte lui, Donato, e della fatica e dell’amore di lei, Rosangela, che di quel padre si prenderà cura fino all’ultimo giorno con grande coraggio. Donato è stato ucciso dal cancro epatico causato dall’esposizione prolungata al CVM, il Cloruro di Vinile Monomero, contratto al petrolchimico di Brindisi.
Rosangela vuole la verità e vuole farla sapere per restituire tutta la dignità a un uomo che nella fabbrica era un elemento indispensabile, un jolly della filiera, come raccontano i suoi compagni di lavoro e perciò spesso a contatto diretto con le sostanze altamente tossiche della trasformazione del petrolio.

E così inizia il viaggio fra i ricordi di una bambina che sulle spalle del papà guardava quell’enorme drago sputafuoco, le sue “fiammate arancioni con le punte gialle e rosse sbatacchiate dal vento” e immaginava una fabbrica di dolci, che poi si rivelerà in tutta la sua tragica realtà un enorme ecomostro, dove l’aria è una polvere di PVC, un labirinto dove cercare la verità oscenamente mistificata anche a costo di molte vite umane. Rosangela vuole la verità per restituire dignità a tutti gli operai sacrificati “sull’altare di fango” dell’industrializzazione del Mezzogiorno, con il falso miraggio del progresso economico e del lavoro sicuro.

Questo libro è un tenero omaggio alla memoria del padre e allo stesso tempo una lucida e serrata requisitoria che fa a meno dei toni veementi perché ha dalla sua le ragioni della scienza e delle ricerche di oncologi e scienziati che vanno tutte nello stesso senso: il petrolchimico avvelena uomini e ambiente. “Il pane è condito con la morte”, così l’autrice chiude il suo racconto, con un’amara metafora di un mondo che del petrolio e della plastica non può fare a meno e per ogni operaio che muore altri sono pronti a entrare nelle fabbriche, perché in Italia il disastro ambientale avviene sotto il segno del ricatto occupazionale.

ROSANGELA CHIRICO vive a Ceglie Messapica (Br). Nella sua attività si assemblano pittura, scultura, video arte, poesia, teatro, letteratura. Le sue poesie sono presenti nelle antologie Il segreto della tenerezza (2002) e La parola incantata (2003). Insegna materie artistiche nelle scuole pubbliche. In ambito sociale si prodiga nella tutela delle bellezze ambientali, archeologiche e artistiche della sua terra d’origine. Da vent’anni è parte attiva nelle istituzioni scientifiche e ambientaliste per la difesa della vita, dell’ambiente e dei diritti umani.

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