“Animali da bar”: le vittime e i carnefici di Carrozzeria Orfeo

Successo per il debutto nazionale di Carrozzeria Orfeo con Animali da bar al Festival Internazionale di Andria Castel dei Mondi.

 

Prendete una metropoli imprecisata e un quartiere che si sta popolando di orientali. Metteteci dentro un bar malandato e piazzateci all’interno un gruppo di avventori piuttosto strani. Otterrete in questo modo parte degli ingredienti che compongono Animali da bar, nuovo lavoro della compagnia Carrozzeria Orfeo, costituita nel 2007 da Massimiliano Setti, Gabriele Di Luca e Luisa Supino, i quali sono autori, registi e interpreti dei propri spettacoli, curandone anche la composizione delle musiche originali. Freschi di premiazione (hanno ricevuto lo scorso giugno il Premio Hystrio – Castel dei Mondi 2015), gli attori portano in scena uno spettacolo diretto da Alessandro Tedeschi, Massimiliano Setti e Gabriele Di Luca, autore quest’ultimo, anche della drammaturgia. I protagonisti di questa pièce pungente – le battute serrate vengono sparate quasi fossero una raffica di proiettili da conficcare dritto nel cuore – sono dei veri e propri animali notturni, tutti illusi perdenti, protagonisti della loro tragedia personale. Sono gli ultimi della lista, di quelli che rimangono una vita in panchina ad attendere il loro turno per un momento di gloria: Milo, un rampante imprenditore ipocondriaco, gestisce un’azienda di pompe funebri per animali di piccola taglia; Sciacallo, un ragazzo bipolare rimasto zoppo dopo aver tentato il suicidio, deruba le case dei morti il giorno del loro funerale; Swarovski, strizzando l’occhio al più famoso e altrettanto “maudit” Bukowski, è uno scrittore alcolizzato e fallito, costretto dal suo editore a scrivere un romanzo sulla Grande Guerra. Si troveranno a condividere lo spazio del bar insieme ad una donna ucraina dal passato difficile che affitta l’utero alle coppie italiane, un buddista che lotta per liberare il Tibet ma si fa malmenare dalla moglie violenta e il vecchio proprietario del bar – la voce di un cinico e incattivito Alessandro Haber, mai presente in scena – un malato terminale, misantropo e razzista, che, nel suo appartamento sopra al locale, costruisce bombe per uccidere i cinesi invasori del quartiere e comunica solo tramite interfono. Il bar diventa il campo di battaglia di queste anime che si dichiarano giorno dopo giorno una guerra spietata, sanguinosa e cruenta, tra sproloqui, umiliazioni continue e gravi offese. Ce n’è per tutti, dai pregiudizi alle calunnie, in uno spazio che diventa microcosmo di fallimenti, paure, rabbia incontrollata nei confronti della vita e delle proprie scelte. Ognuno di loro, nonostante gli evidenti insuccessi, tira a campare, credendo che il domani avrà un sapore diverso. Ognuno aggrappato alla speranza di essere finalmente accettato e apprezzato dagli altri. Nessuno di loro però riuscirà ad uscir fuori da questa spirale infetta di nichilismo e distruzione. Animali da bar non consente nessuna salvezza, nessuna possibilità di riscatto. Il testo è tagliente come lame appena affilate e si fa carico di affrontare temi scomodi anche in modo politicamente scorretto. Nonostante tutto questo sprofondare continuo in un abisso infinito, gli eccezionali attori – va ricordata in primis la scena iniziale tutta in rewind – Beatrice Schiros, Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Pier Luigi Pasino e Paolo Li Volsi, riescono a far sorridere il pubblico sull’amara consapevolezza della realtà circostante.

“È tutto in quel nome. Da una parte il senso pratico, lo sporcarsi le mani, la conoscenza del mestiere. Dall’altra il volo dell’arte sopra la realtà, inseguendo urgenze e ispirazioni. Si aggiunga una buona dose di comicità e una spruzzata di follia anarcoide e si ha la ricetta di Carrozzeria Orfeo”, queste le motivazioni dei membri della giuria Premio Hystrio – Castel dei Mondi 2015.

Impossibile dargli torto.

 

Alessandra Lacavalla

 

ANIMALI DA BAR, visto il 26 agosto 2015, Andria, Festival Castel dei Mondi

uno spettacolo di Carrozzeria Orfeo drammaturgia Gabriele Di Luca

regia Alessandro Tedeschi, Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti

con Beatrice Schiros, Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Pier Luigi Pasino, Paolo Li Volsi

voce fuori campo Alessandro Haber

musiche originali Massimiliano Setti

progettazione scene Maria Spazzi

assistente scenografo Aurelio Colombo

realizzazione scene Scenografie Barbaro srl

costumi Erika Carretta

luci Giovanni Berti

allestimento Leonardo Bonechi

illustrazione Federico Bassi

grafica Giacomo Trivellini

foto di scena Laila Pozzo

organizzazione Luisa Supino

produzione Fondazione Teatro della Toscana

in collaborazione con Festival Internazione di Andria | Castel dei Mondi

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